Ugo Foscolo è un autore dalla personalità variegata. Egli è infatti amante sia della pace e della tranquillità sia del pericolo. Il dualismo dell’autore è dipeso dalle sue origini familiari, divise tra il mondo greco, appartenente alla madre Diamantina Spathis, e il mondo italiano, appartenente al padre Andrea, ovvero, rispettivamente, Zante e Venezia. In età infantile, Foscolo non omise mai uno dei due mondi, ma li vide entrambi con ammirazione. Nel 1785, l’autore seguì il padre a Spoleto, dove lì studiò nel seminario vescovile, fino a quando non tornò a Zacinto, dopo la morte paterna. Successivamente, nel 1793, Foscolo continuò i suoi studi nell’ambiente veneziano. Sebbene l’autore si avvicinò al mondo italiano, ciò non implicò mai l’abbandono al mondo ellenico. La Grecia, infatti, compare regolarmente nelle sue poesie, ed essa emerge all’interno del poeta come un’attrazione instintiva, soprattutto per quanto riguarda la sua letteratura. Non bisogna dimenticare neanche il desiderio dell’autore di terminare la propria vita a Zacinto, confermato dal sonetto “A Zacinto”. Ugo Foscolo presenta un carattere generoso e benevolo ma allo stesso tempo vanitoso e esibizionista. La sua personalità è attestata dai suoi sonetti, in particolare modo dai quattro sonetti maggiori “Alla sera”; “In morte del fratello Giovanni”; “A Zacinto” e “Alla Musa”, dove in essi si manifesta con forza la propria vocazione autobiografica. Il tratto caratteriale dominante dell’autore è senza alcun dubbio la spregiudicatezza. Infatti, durante il corso della propria vita, egli ha sempre cercato di salvaguardare la propria autosufficienza da qualsiasi tipo di costume dominante. L’indole di Foscolo si esprime anche nell’irrequietezza amorosa. Egli, infatti, ebbe una relazione turbinosa con Isabella Teotochi Albrizzi, che in seguito si convertì in amicizia. Egli si frequentò anche con Quirina Mocenni Magiotti, Antonietta Fagnani Arese, Isabella Roncioni, Maddalena Marliani, Fanny Hamilton ma queste sono solo alcune donne con le quali l’autore intraprese una relazione.
Scusate, ma che Foscolo abbia studiato a Spoleto non si può proprio sentire… Guardate che il nostro a Zacinto non c’è nato per caso, magari perché il padre si era fatto le ferie su un’isola greca conoscendovi la madre… Zante, come tutte le Ionie, faceva parte della Repubblica di Venezia, di cui il padre era funzionario. Padre che poi fu trasferito a Spalato, l’attuale Split, in Dalmazia, altro dominio della Serenissima, dove appunto il giovane poeta compì i suoi studi. Un minimo di contestualizzazione storica è imprescindibile in letteratura, soprattutto in un caso come questo in cui le origini biografiche dell’autore divengono parte della sua poetica.