Tao Porchon Lynch: storia di una donna, dello yoga e dell’amore per la vita
Lo yoga è abilità nell’azione, come sostiene il Bhagavad Gita, il più famoso di tutti i testi epici di filosofia indiana.
Lo yoga, originario dell’India, entra nelle nostre vite frenetiche come pratica atta a farci ritrovare il contatto con la nostra spiritualità e le nostre emozioni, ormai spesso dimenticate da noi occidentali. Con lo yoga tutti i giorni riusciamo a combattere la sedentarietà fisica e soprattutto emozionale e creativa alla quale troppe volte ci rilega una vita fatta di doveri e costrizioni quotidiane.
Ascoltare la nostra voce interiore, infatti, non è cosa semplice. In un mondo dove troppo spesso le opinioni si sommano, creando un vocio confuso e dispersivo, eppure se si è in grado di prestare attenzione si può divenire padroni di sé stessi e conoscitori profondi della propria anima, che nutrita dal respiro e abbellita dall’oro della conoscenza, diviene macchina efficiente, imbarcazione sicura sotto il nostro controllo.
Tao Porchon Lynch
Tanti sono gli insegnanti che hanno appreso questa disciplina portandola in giro per il mondo, i quali si sono a loro volta incaricati di formare nuovi adepti che ne continuano a propagare la trasmissione di anno in anno. Uno degli esempi lampanti -avremmo potuto dire solo due settimane fa, viventi- di come lo yoga possa definirsi per eccellenza una pratica che può condurre alla giovinezza eterna sia mentale fisica che spirituale è Tao Porchon Lynch.
Tao, insegnante di yoga di 101 anni, muore alla fine del febbraio 2020; molti social network e giornali hanno celebrato la mitica figura di questa yogi 101enne, rendendo la sua figura ancora più conosciuta di quanto non lo fosse stata in vita. Viene seppellito con il suo corpo, anche lo yoga, pratica portata avanti fino al suo centunesimo anno d’età, del quale ha fatto una missione di vita; è conosciuta infatti come l’ insegnate di yoga più anziana del mondo.
Tao Porchon Lynch e le sue vite
Tao nasce il 13 agosto 1918 a Pondicherry. Si approccia allo yoga nel 1926 a 8 anni, quando ancora vive in India. Orfana di madre indiana e figlia di padre Francese vive con la zia a Pondicherry dove scopre, casualmente, la pratica dello yoga: un giorno passeggiando nei pressi di una spiaggia scorge dei bambini divertirsi assumendo eleganti posizioni simili a quelle degli animali in natura. Rimasta incantata da questa visione, riferisce alla zia l’accaduto e i suo desiderio di incominciare la preparazione a quella magnifica disciplina. La zia, appena venuta a conoscenza del desiderio della nipote, l’ammonisce, sostenendo non fossero cose “ladylike” adatte ad una ragazza. Tao, già contraddistinta da una forte personalità, risponde con queste parole ‘If boys can do it, I can do it’.
Nel frattempo lo zio – persona di grande importanza nella sua crescita e maturazione- la introduce in realtà politiche e sociali di grande importanza che si stanno realizzando: la giovane Tao partecipa, infatti, a fianco del maestro Ghandi alla marcia del sale nel Marzo( in hindi दांडी मार्च) del 1930 (sarà anche presente ad un altro importantissimo evento storico, la marcia su Washington tenuta da Dr Martin Luther King nel 1963).
Tao Porchon Lynch parte e incontra l’arte
Nel 1939 la giovane Tao, ricca di sogni e aspettative, parte per la Francia e si allontana dalla sua madrepatria. Qui partecipa alla resistenza Francese e incomincia a lavorare come modella, per poi trasferirsi definitivamente negli stati uniti nel 1949 dove comincia ad apparire in numerose pellicole, come “Show Boat” and “The Last Time I saw Paris” collaborando con grandi maestri come lo stesso Fred Astaire, Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, etc…
Tao tra vino e amore
Nonostante il successo e il lavoro, lo yoga continua ad essere epicentro della sua esistenza: pratica e approfondisce con diversi maestri tra i quali lo stesso Iyengar e insegna lei stessa a famose star del momento tra cui Clerk Gable stesso.
Sposatasi con Billy Linch, uomo di carriera, partono assieme per costruire una nuova vita di coppia a Hartsdale, dove instancabili e resilienti, danno vita ad un’azienda specializzata nella produzione vinicola l’ American Wine Society.
Insegnante di yoga, modella, attrice, attivista e possidente di un’azienda vinicola Tao, non ha esaurito le sue energie, che decide di investire, all’età di 86 anni, nel ballo di sala: dopo aver padroneggiato la materia, incomincia a competere e le vengono attribuiti molti premi e riconoscimenti.
Tao e i frutti della sua vigna
Alla veneranda età di 93 anni le viene riconosciuto il Guinness world record come praticante yogi più anziana al mondo, così la sua fama arriva anche oltreoceano e diviene una star.
Consegue numerosi riconoscimenti tra i quali nel 2019, Indian Prime Minister Narendra Modi la premia con il premio Padma Shri per le conquiste fatte nella sua carriera. Diviene, poi, ambasciatrice e rappresentante del brand di abbigliamento sportivo femminile Athleta. Decide inoltre di rilegare la sua bella e radiante anima nel libro The Yogic Journey of Life.
Insegna nelle classi di New York fino a 100 anni senza mai accusare l’avanzare dell’età, anzi, mantiene il temperamento frizzante che caratterizza tutta la sua esistenza e rimane la persona magnetica che sempre è stata, esercitando un grandissimo fascino su molti Americani, dai ricchi e famosi Hollywoodiani, ai giovani newyorkesi.
Tao Porchon Lynch è luce
Tao, come dicono i suoi studenti, è un’anima brillante e radiosa che non smette mai di sorprendere e di donare bellezza: mille vite in un’unica esistenza.
Di lei ci rimane la scia preziosa del suo operato in tutti i settori lavorativi che ha cavalcato sempre sulla cresta dell’onda.
Di lei ci si ricorda dal mondo dei vinicoltori a quello dei ballerini di sala e, ancora, viene ricordata nel cinema e infine in quello dello yoga disciplina con la quale ha dato forma a tutte le sue mille vite.
Come una vera e propria stella la sua luce continua ad arrivare fino a noi, nonostante oramai la sua forza vitale si sia spenta. Ora la sua anima si libra nei cieli, risuonano le parole della dolce Tao nei momenti bui: “ Non c’è nulla che non possiate fare.”