Primo Levi, o per meglio dire Primo Michele Levi, nacque a Torino il 31 luglio del 1919. Egli fu uno scrittore, un chimico e un partigiano italiano. Nel 1943, Primo fu arrestato in Valle D’Aosta dai fascisti e portato, prima a un campo a Fossoli, poi fu trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, poichè l’autore era ebreo. L’opera più importante che l’autore ci ha lasciato è “Se questo è un uomo”, dove all’interno di quest’ultimo Primo racconta delle esperienze vissute e subite nel campo di sterminio di Auschwitz. “Se questo è un uomo” è un’opera composta tra il 1945 e il 1947. Essa è caratterizzata, oltre che da versi introduttivi iniziali, anche da una prefazione in cui Primo spiega come sia stato fondamentale essere stato deportato nel lager nel 1944, anno in cui le condizioni dei prigionieri migliorarono. I temi più importanti del testo sono i seguenti: i rapporti umani limitati nell’azione, i mezzi con i quali si rubava del cibo per sopravvivere alla fame, le regole rigide alle quali ogni prigioniero doveva sottostare, e l’intento di appartenere al gruppo dei privilegiati, che poteva garantire una sopravvivenza almeno per il prossimo periodo di crisi. La pubblicazione del libro ebbe molte difficoltà iniziali. Enaudi rifiutò la pubblicazione dell’opera in due occasioni: la prima, nel 1947, dove sia Natalia Giuzburg e sia Cesare Pavese, per diverse motivazioni, rifiutarono la pubblicazione di quest’ultima; la seconda, nel 1952, dove, in seguito alla morte di Cesare Pavese, Primo tentò nuovamente di far pubblicare la sua opera alla stessa casa editrice, ma senza successo. Successivamente, l’autore si rivolse alla casa editrice Francesco De Silva, che lo pubblicò nel 1947. Franco Antonicelli decise di sostituire il titolo del testo, che inizialmente si chiamava “I sommersi e i
salvati”, in “Se questo è un uomo”. Il successo del libro avvenne nel 1958 in cui fu pubblicato dalla casa dello Struzzo. Primo Levi fu trovato morto alla base della tromba delle scale della sua casa a Torino, l’11 luglio del 1987. Ci sono due ipotesi riguardanti la sua morte: la prima in cui si ritiene che la caduta per le scale sia stata accidentale; la seconda in cui si ritiene che sia stato un suicidio. Le spoglie dello scrittore si trovano presso il campo israelitico del cimitero monumentale di Torino.