E quando in Palazzo Vecchio, bello come un’agave di pietra,
salii i gradini consunti, attraversai le antiche stanze,
e uscì a ricevermi un operaio, capo della città, del vecchio fiume, delle
case tagliate come in pietra di luna, io non me ne sorpresi: la maestà del
popolo governava.
-Pablo Neruda
Nel cuore della pittoresca città di Firenze, a pochi passi dalla Galleria degli Uffizi, si erge l’impetuoso Palazzo della Signoria. Costruito per ospitare il governo della città, il Palazzo dei Priori divenne in breve tempo simbolo del potere politico. All’inizio del XVI secolo la fortezza fu acquistata dalla famiglia ducale dei Medici, diventando così Palazzo Ducale. Al giorno d’oggi l’edificio è anche chiamato Palazzo Vecchio, in contrapposizione al Palazzo Nuovo della famiglia medicea, cioè Palazzo Pitti.
L’edificio, progettato da Arnolfo di Cambio, fu costruito tra il 1299 e il 1314. L’architettura interna fu affidata, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, al celebre artista Giorgio Vasari. Sede ufficiale del governo cittadino, Palazzo Vecchio incarna, nello stile dell’architettura civile dell’epoca, i valori della semplicità e della solidità.
Grazie alla forma squadrata a parallelepipedo, resa massiccia dall’utilizzo del paramento esterno, la struttura acquista un aspetto semplice e austero. La mancanza di finestre ai piani inferiori e la presenza dell’alto ballatoio conferiscono all’edificio le sembianze di un poderoso castello fortificato. Il ballatoio, leggermente discostato rispetto al profilo della facciata principale, è sorretto da una serie di mensole in pietra sormontate dai cosiddetti beccatelli (archetti a tutto sesto). A scopo militare, nella struttura del ballatoio sono state edificate anche un certo numero di botole (caditoie) dalle quali era possibile, in caso di assedio, gettare massi sui nemici.
Nella sezione superiore dell’edificio, distaccata dal corpo centrale, si erge un’alta torre di 94 metri. Essa, leggermente decentrata rispetto alla facciata principale, è coronata da un imponente ballatoio. La sua funzione, strettamente decorativa, è esplicata dall’impiego dei raffinati merli ghibellini, cioè sagomati a coda di rondine. Particolare importanza riveste nella struttura la cella campanaria, indispensabile per il coordinamento delle attività civili.