Negli scorsi giorni, ha suscitato molte polemiche nell’opinione pubblica europea l’emanazione dello stato d’emergenza in Ungheria, da parte di Viktor Orbán. Non ci sarebbe nulla di male vista l’emergenza sanitaria che il Vecchio Continente sta affrontando. Ma, in Ungheria, a differenza degli altri paesi dove è in vigore lo stato d’emergenza, non è stata prestabilita una data di fine dello stato d’eccezione. Infatti il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, ha concentrato nelle sue mani molti poteri per un tempo indeterminato. In molti in Italia difendono questa scelta paragonandola allo Stati di emergenza presente nel nostro paese, ma non è proprio così.
Lo stato di emergenza in Italia
Lo scorso 31 gennaio il Governo Conte ha emanato un Decreto che ha istituito lo stato di emergenza nazionale per la durata di 6 mesi. Questa decisione fu presa, insieme allo stop ai voli aerei da/per la Cina, dopo che 2 turisti cinesi a Roma sono risultati positivi al nCoV-Sars-2. Lo stato di emergenza è la misura che un Governo nazionale adotta per far fronte a un particolare pericolo o minaccia, ad esempio terroristica o sanitaria. In Europa, prima del Covid-19, lo stato di emergenza è stato presente in Francia dal 2015 al 2017 per via del pericolo terrorismo, dopo gli attacchi a Parigi del 13 novembre 2015.
Solitamente viene posto un termine massimo entro il quale lo stato di emergenza termina e la gestione del potere torna in un assetto “normale” senza più che il Presidente del Consiglio sia l’unico decisore. In Italia lo stato di emergenza è in vigore dal 1°febbraio e lo sarà per 6 mesi. Questa è la prima grande differenza con lo stato di emergenza ungherese: nel paese di Orbán infatti lo stato di emergenza è a tempo indeterminato. De jure questa situazione potrebbe durare per sempre.
I poteri che ha Orban
La prima differenza tra i 2 stati d’emergenza, l’abbiamo già delineata. Ora vediamo tutti i poteri che il Primo Ministro Orbán ha in questo momento:
- Orbán potrà governare per decreti, che è una cosa normale negli stati di emergenza, ma potrà emanare leggi anche non specificatamente studiate per contrastare la pandemia. In Italia il Presidente Conte governa anche per decreti (DPCM) ma i decreti che può emanare lui sono solo quelli per il contrasto alla pandemia. E’ già successo, nell’arco temporale di una settimana, che Orbán abbia già emanato un decreto non specifico per la lotta al coronavirus? Sì, tramite un decreto ha impedito alle persone transgender il cambio di sesso. (Per maggiori info, clicca qui)
- Orbán potrà sciogliere il Parlamento. Un potere che gli è stato attribuito è quello dello scioglimento dell’unica istituzione direttamente eletta del popolo in Ungheria, il Parlamento. In Italia questo tipo di potere è riservato sempre al Presidente della Repubblica e mai al Presidente del Consiglio, neanche in stato di emergenza.
- Orbán potrà abrogare leggi già in vigore. Potrà decidere, sempre tramite decreto, se una legge dello Stato già in vigore debba essere cancellata. Senza il consulto del Parlamento. In Italia questo tipo di potere non esiste.
In breve, al Primo Ministro ungherese sono attributi i cosiddetti “pieni poteri” che userà contro la pandemia da coronavirus. I problemi, però, sono molti: questo stato d’emergenza non ha una “scadenza” e soprattutto i poteri riservategli sono decisamente troppi. Proprio per questo l’Unione Europea, soprattutto i gruppi dei Liberali, Socialisti e Verdi chiedono a gran voce una condanna europea contro l’Ungheria che causerebbe l’imposizione di sanzioni economiche. Questo tipo di condanna potrebbe arrivare solo se tutti i 27 stati membri dell’Ue votassero a favore, ovvero se si raggiungesse l’unanimità. Al momento l’Ungheria sarebbe “salva” per via della Polonia, dove è in carica un governo sovranista che voterebbe contro l’imposizione di sanzioni al “governo amico”.