I cambiamenti climatici hanno causato dei profondi mutamenti ambientali, tanto che molti scienziati credono che si sia giunto ad un punto di non ritorno.
Purtroppo la deforestazione, la produzione di gas nocivi, la combustione di combustibili fossili e molte altre attività umane hanno fatto sì che questi mutamenti ambientali diventassero pericolosamente letali sia per il genere umano che per gli altri esseri viventi. Tra le diverse conseguenze ambientali provocate da questi cambiamenti, vi è anche il fenomeno di eccessiva prolificazione delle alghe in molti territori glaciali.
Le ricerche scientifiche ambientali condotte in Antartide
La comparsa degli organismi fotosintetici nei territori polari si verificava già da molti secoli, ma solo negli ultimi decenni questo fenomeno è diventato preoccupante. Recentemente infatti, un gruppo di ricercatori ha analizzato le condizioni ambientali in Antartide, osservando immagini scattate dal satellite Sentibel-2 dell’Agenzia Spaziale Europea. I risultati delle osservazioni sono stati pubblicati su Nature Communications, una rivista scientifica che tratta di vari campi tra cui fisica, chimica, biologia e medicina oltre che scienza della terra.
Gli studiosi hanno riportato un significativo aumento percentuale di alghe verdi nei territori antartici e in particolar modo sulla costa occidentale e sulle isole attorno all’Antartide, dove sono state anche registrate le temperature più elevate del continente. È stato osservato che la fioritura di alghe cresce all’aumentare delle temperature. Si ritiene, infatti, che il processo di prolificazione di questi organismi potrebbe svilupparsi a dismisura se la temperatura dovesse continuare a crescere.
Secondo gli studi, la presenza di mammiferi e uccelli in questi territori non ha fatto altro che incoraggiare l’aumento delle alghe, in quanto gli escrementi di questi animali hanno contribuito a fertilizzare il terreno. È stato anche osservato che la maggior parte di queste alghe cresce entro 5 km di distanza da una colonia di pinguini. Alcuni studiosi ritengono che la presenza di alghe in questi territori possa dare origine ad un nuovo ecosistema poiché sono in grado di generare nuovi habitat e rappresentano una fonte di nutrimento per altri animali.
Lo sviluppo delle alghe in questo territorio
Le alghe sono organismi autotrofi, unicellulari o pluricellulari. Esse prolificano a ritmi impressionanti, riuscendo a raddoppiare il proprio numero nel giro di poche ore e, grazie alla fotosintesi, riducono la percentuale di anidride carbonica nell’atmosfera. Molte alghe presenti in natura non compiono, però, processi di fotosintesi, ma dipendono completamente dalle fonti di energia esterne. Gli studiosi hanno appurato che le alghe verdi in Antartide riescono ad assorbire un quantitativo di anidride carbonica elevato, lo stesso che può essere emesso da 875mila spostamenti con automobili a benzina. Tuttavia, è stato constatato che questi organismi sono in grado di accelerare lo scioglimento dei ghiacciai, non consentendo al ghiaccio e alla neve di riflettere la luce del Sole e aumentano la quantità di radiazione solare assorbita.
Con l’aumento della fusione dei ghiacci, queste piante acquatiche riescono a riprodursi più facilmente. In molte zone glaciali è stata rilevata la presenza di altri tipi di alghe che conferiscono alla neve una particolare colorazione rossastra o rosea. Esse hanno un colore differente per via dei pigmenti della famiglia dei carotenoidi, grazie ai quali le alghe adottano una sorta di meccanismo che respinge i raggi ultravioletti del Sole. Molte di queste piante acquatiche sono state osservate sui ghiacciai alpini, dove lo scioglimento dei ghiacci è determinato anche dalle scarse precipitazioni nevose.
Tuttavia, la presenza di alghe rosse sulle Alpi non viene considerato un pericolo molto grave poiché questi territori sono ricoperti da una percentuale di neve e ghiaccio nettamente minore rispetto a quella delle calotte polari. Si stima che lo scioglimento di molti dei ghiacciai presenti ai poli potrebbe causare un grandissimo aumento del livello del mare, molte città costiere potrebbero trovarsi sommerse e alcune persone sarebbero costrette ad emigrare in altre nazioni, dando origine a flussi migratori che influenzerebbero permanentemente l’economia di molti paesi.
Fonti: https://www.galileonet.it/neve-verde-antartide-espandendo-riscaldamento-globale/
https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/neve-rossa-antartide/
https://www.ilmeteo.net/notizie/attualita/cambiamenti-climatici-la-neve-dell-antartide-diventa- verde.html