Un viaggio nella musica, attraversando i tempi
I colori della musica: tra prati verde smeraldo, nuvole bianche e tramonti arancioni
Sarà l’aria fresca dell’Atlantico, del Mare Celtico e del Mare d’Irlanda.
Saranno i verdi e morbidi prati punteggiati di bianche pecore al pascolo.
Saranno i boschi dalle atmosfere fatate, sarà un popolo gioviale e ospitale, fatto sta che la musica in Irlanda è parte di tutti gli uomini, alla pari del sangue che scorre nelle loro vene.
Viaggiando sulle note d’Irlanda
Il percorso della musica irlandese e la sua storia, iniziano molto molto lontano nel tempo. Le radici imprescindibili sono celtiche, come celtiche restano in parte le atmosfere, pur arrivando fino ai nostri giorni.
Le storie di gnomi, fate, elfi boschivi, tesori e figure mitologiche celtiche, sono avvolte e profondamente intrise da atmosfere, create da arpe, violini, flauti e da un linguaggio tanto dolce quanto arcaico e misterioso: il gaelico.
Arpe (simbolo per eccellenza dell’Irlanda), fiddles (violini folk), tin whistle (quel piccolo flauto di latta, dal suono inconfondibile), bodhràn (il tipico tamburo) e poi chitarre, mandolini, flauti traversi et cetera, sono l’armamentario di cui, in misura differente, dispone ogni famiglia irlandese che si rispetti. E se non ne dispone, state pur certi che almeno un membro a famiglia sarà in grado di destreggiarsi con uno dei suddetti strumenti musicali.
Pinte e violini al pub
Tipicamente, l’irlandese vive la musica in molti momenti della sua vita e gran parte di questi, per molti, sono passati al pub.
In Irlanda, non c’è dubbio, ogni pub che si rispetti offre musica tradizionale dal vivo.
Gli strumenti della musica tradizionale sono quelli prima detti e tramite essi si va da allegre melodie, danzabili con la tipica, energica danza irlandese tutta salti ed entusiasmo, a ballate più lente e commoventi, capaci persino di strappare una lacrima dal cuore.
Come lo spirito irlandese, dunque, la musica attraverso cui questo spirito si esprime, oscilla tra momenti di intensa gioia e allegria e momenti di accorata tristezza.
Dalla musica tradizionale alla musica contemporanea, passando per i Troubles
La musica tradizionale, in Irlanda, ha le sue radici nei racconti popolari e nella vita rurale. Sprigiona un grande calore, che ben manifesta la tipica ospitalità e la giovialità irlandesi.
Fatta di sola musica o di musica e parole, a volte in gaelico a volte in inglese, la musica tradizionale conta un vastissimo repertorio, di cui a buon nome si fanno portavoce vari gruppi.
Tra questi, per assaggiare con le orecchie un po’ di aria d’Irlanda, lascio qualche suggerimento.
The Dubliners: ormai attempato ma sempreverde gruppo tradizionale, che travolge in un incanto fatto di musica e parole.
The Bothy Band: gruppo musicale degli anni ’70, anch’esso portavoce di “irlandesità”.
I Wolfe Tones: gruppo di musica tradizionale, con un soffio di vento rivoluzionario nei loro testi e molti altri.
Parlando di musica e d’Irlanda, non si può infatti prescindere dal suo forte spirito identitario e politico.
Attraversando i Troubles
Le rivendicazioni di indipendenza (dalla Gran Bretagna), della dignità come popolo autonomo con la propria lingua e cultura, originano in tempi lontani e arrivano a sfociare nei tristemente famosi Troubles.
Esplosi alla fine degli anni ’60, questi si sono trascinati, con intensità decrescente, fino ai nostri giorni.
Inevitabilmente, come risultato, questi movimenti, hanno lasciato un segno nella musica.
Ballate in onore di membri dell’IRA (Irish Republican Army), ballate in onore della libertà.
Ballate commemorative e celebrative.
Oggi
Dalla tradizione originano molti rami collaterali. Questi ci portano alla musica di oggi.
Bob Geldof, con la sua voce irriverente e umanitaria.
I Thin Lizzy, con il loro sincero rock e una delle più belle cover della ballata tradizionale “Whiskey in the jar”.
Gli U2, voci d’amore e di protesta. Tra le altre, come dimenticare “Sunday Bloody Sunday“, canzone dedicata ai tragici eventi del 30 Gennaio del 1972, triste giornata per il popolo d’Irlanda. https://www.youtube.com/watch?v=EM4vblG6BVQ
I Cranberries, con la voce inconfondibile di Dolores.
Un viaggio lungo secoli
Insomma, partendo dai Celti, passando attraverso i canti popolari e le lotte, la musica irlandese ci accompagna fino a oggi, tra pop e rock.
Ci offre, di conseguenza, soluzioni per ogni gusto, per ogni umore, per ogni amore.
Non ho voluto scrivere una lista, che sarebbe stata molto lunga, di artisti e musicisti irlandesi, anche perché, come è stato per me, gran parte del piacere è nella scoperta.
Spero che questo viaggio tra prati di shamrock, gnomi, birra, dolci suoni e grida di lotta e dolore, vi possa lasciare nel cuore un piccolo spicchio d’Irlanda e del suo popolo.
Post Scriptum: vi lascio con il suggerimento di un’antica canzone irlandese, inno non ufficiale della città di Dublino. Si tratta della famigerata “Molly Malone“.
Buon ascolto e Slán agus beannacht!