Il Naturalismo è una corrente artistico-letteraria che ha come oggetto di analisi la realtà quotidiana che viene descritta oggettivamente. A differenza del “vero” romantico, il “vero” naturalista è stato influenzato dalle idee positiviste, le quali suggeriscono di osservare la realtà scientificamente per ottenere principì utilizzabili per il progresso civile. Il narratore è dotato di impersonalità e precisione ed egli si immerge nella realtà senza lasciare emergere i propri sentimenti. La letteratura di questo movimento ha come obiettivo lo studio delle azioni umane e le loro pulsioni. Uno degli esponenti principali di questo studio fu il filosofo francese Hippolyte-Adolphe Taine, il quale ricerca i fattori che influenzano le azioni umane che sono: ereditarietà (race), ambiente sociale (milieu), momento storico (moment). Tra gli esponenti principali del Naturalismo abbiamo Honorè de Balzac e Gustave Flaubert. Nella sua vasta produzione romanzesca, Balzac ritrae il vero dalla società francese che presenta poche virtù durante il periodo postnapoleonico. Flaubert, invece, nelle sue opere, adotta una narrazione impersonale senza ricorrere ad interventi personali. Egli intende avventurarsi nella realtà, scrutando i particolari che in un primo momento possono risultare insignificanti. Questa poetica fu teorizzata al meglio da Emile Zola, il quale oltre aa analizzare le caratteristiche precedentemente descritte, egli vede nel romanzo uno strumento di indagine antropologica.
Il Verismo presenta dei punti di incontro con il Naturalismo, ma si differenzia da quest’ultimo per tre ragioni:
- L’analisi scientifica della realtà, rispetto al Naturalismo, è del tutto assente
- Nel Verismo, le ambientazioni sono rurali, quindi il luogo dominante è la campagna. I personaggi sono contadini, pescatori e pastori. Nel Naturalismo, invece, prevale l’ambientazione della metropoli.
- A differenza dei naturalisti che sfruttano la propria letteratura come modello dei propri lettori per migliorare la società, i veristi si preoccupano di rappresentare la realtà senza prendere posizioni politiche
Tra gli autori più importanti del verismo abbiamo Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico De Roberto. Capuana è il principale esponente di questa corrente. Egli ha indicato per primo le caratteristiche del verismo, quali: l’analisi della realtà, il rapporto tra l’individuo e l’ambiente, l’ereditarietà e il contesto sociale in relazione allo studio delle azioni umane, e l’oggettività della narrazione.