Napoli e il rione sono protagonisti nell’opera ” L’amica geniale” di Elena Ferrante. Oltre Lenù e Lila, le protagoniste, in tutti i personaggi è proprio la città di Napoli e la sua periferia ad uscire fuori, feroce e prepotente, materna e protettiva. Tutti i personaggi e le loro storie vengono fuori dalla città di Napoli e a lei sono legate e invischiate fino al midollo. Napoli esce fuori da ogni viso, da ogni gesto, nei giochi dei bimbi per le strade, nei canti e nelle lacrime della gente del rione. La città si intrufola nelle loro vite quando decidono di riscattarsi dalla povertà e devono fare i conti con la bellezza di Piazza dei Martiri e con i compromessi che la città richiede. Il rione invece li tiene prigionieri come una madre troppo apprensiva e crudele, vincolando i suoi figli e ingoiandoli nella sua miseria.
Napoli e il rione in Lenu’
Lenù è la rappresentazione apparentemente più fragile del rione, quella timida che crede di non essere all’altezza. “Napoli” viene chiamata in modo dispregiativo dai suoi colleghi universitari a Pisa e il suo accento partenopeo le viene presentato come un difetto che la limita. Eppure Lenù è la Napoli che nonostante il rione, e forse proprio grazie a lui, riesce a trovare una via di fuga. Il rione ha insegnato a Lenù tutto quello che non vuole essere e tutte le cose dalle quali vuole fuggire e le da la motivazione e le forze per farcela. Napoli in Lila è la spinta verso il sogno.
Napoli e il rione in Lila
Napoli nell’opera di Elena Ferrante si incarna anche in Lila e in lei mostra la sua faccia più verace e luminosa. Lila è la Napoli geniale e creativa che riesce a trovare soluzioni ai problemi più improbabili, e Lila è capace di trovare la soluzione al rione stesso. Lila riesce a capire cosa fare per poter combattere la miseria e un destino già scritto ma è vittima dello stesso rione incarnato questa volta negli uomini che la venerano e soffocano allo stesso tempo. La citta di Napoli in Lila è la presa di coscienza che i sogni sono anche incubi e che, come i primi, si possono avverare ed è per questo che Lila sceglie di andare incontro al suo incubo e affronta ciò che ha sempre fuggito: sceglie di abbracciare la miseria del rione.