Napoleone era piccolo, di gambe corte, abbastanza muscoloso, magro , un corpo resistente e sempre pronto, una resistenza di nervi meravigliosa e illimitata capacità di lavoro.
Tuttavia, soffre il freddo umido che gli provoca tosse , la contrarietà gli suscita collere spaventose ed usa moderatamente tabacco e caffè . Ha un’attenzione sempre elevata e la sua costante concentrazione non porta ad avere veri rapporti.
Si appoggia sull’orgoglio di sè ed il disprezzo degli altri. È rimasto l’uomo dell’illuminismo, sempre razionale. Sapeva come sfruttare gli uomini a suo piacere offrendo loro ciò che desideravano ed esaltandone l’immaginazione.
Famosa fu la frase che ad Ermenonville dirà a Girardin ” L’avvenire dirà se non sarebbe stato meglio ,per la pace della terra, che nè Rousseau nè io fossimo mai esistiti”. Dopo il Colpo di Stato , nonostante gli altri due consoli fu da sempre lui al potere a comandare da solo.
Si occupò della preparazione della nuova costituzione , le leggi del Direttorio furono revocate. I poteri dovevano essere divisi , il legislativo in tre assemblee e l’esecutivo fra un grande elettore nominato a vita(lui) e due consoli designati da egli stesso.
Napoleone Bonaparte diventò primo console e riunì presso di sè le due commissioni. Il Tribunato perdette partecipazione all’iniziativa legislativa e scelse i due consoli che dovevano affiancarlo: Cambaceres e Lebrun.
Il 25 dicembre del 1799 fu messa in vigore la nuova costituzione: 95 articoli dove non si fa menzione ai diritti del cittadino salvo la sicurezza . Essa sancisce l’onnipotenza del primo console: il potere esecutivo interamente nelle sue mani.
Egli nomina ministri e funzionari che possono essere messi sotto accusa. Tutti gli uomini della nuova amministrazione francese venivano scelti dal generale o dai suoi fedelissimi.
Abbiamo la soppressione del principio elettivo. Le assemblee e le istituzioni furono riempite dai moderati ed alle Finanze chiamò Gaudin e Mollien. Napoleone Bonaparte si insediò alle Tuileries il 19 febbraio 1800 e subito si trincerò nel suo studio.
Per conferire con i suoi collaboratori passava in una sala vicina e non nutriva fiducia nei loro confronti. Li abituò a comunicare per iscritto e trasformò ben presto i ministri in veri impiegati. Il 25 agosto 1800 introdusse una riforma grazie alla quale metteva da parte gli elementi a lui sgraditi.
Il problema principale per il suo nuovo governo era la situazione economica. Il ministro Gaudin prese subito provvedimenti: tolse ai poteri locali la riscossione delle imposte che riservò agli agenti del potere centrale.
Ristabilì le ” rescriptions” e cercò di abbassare i loro tassi. Era necessario un accordo con le Banche che fu raggiunto il 13 febbraio 1800 . Le loro casse furono trasformate in Banca di Francia con un capitale in azioni di 30 milioni di franchi. In cambio fu affidato alla Banca il servizio di rendite e pensioni.
Dopo la riforma finanziaria , iniziò quella dell’amministrazione provinciale. Bonaparte la avviò in gennaio : furono mantenuti dipartimenti e cantoni ma furono abolite le municipalità.
Ogni circoscrizione fu affidata ad un solo uomo e tutte le cariche amministrative scelte dal governo centrale. Con Napoleone tornò l’accentramento del potere. Conferì grandi poteri ai prefetti che furono scelti dal fratello Luciano Bonaparte.
Tutti gli uomini scelti per la gestione della Francia erano molto esperti ed in breve tornò tutto a funzionare con regolarità. Dopo la riorganizzazione amministrativa , iniziò quella dei tribunali con la legge del 18 marzo 1800.
La novità fu costituita dall’istituzione di 29 tribunali d’appello che ricordavano i vecchi parlamenti. Bonaparte nominò ufficiali giudiziari, procuratori,giudici e notai. Nel 1800 fece sopprimere anche diversi giornali , ne rimasero solo nove. Il teatro era soggetto alla censura.
Per assicurare l’ordine interno ed evitare insurrezioni rafforzò le armate dei suoi generali più fedeli ed ordinò di fucilare chiunque fosse stato preso con le armi o predicasse la rivolta. Tutti i nemici interni furono schiacciati e si garantì la pace interna alla nazione.
Napoleone per ripristinare i rapporti con la Chiesa ed il Papa dopo la rivoluzione , trasse la conclusione della necessità di un accordo . Per raggiungerlo bisognava che l’autorità di Bonaparte fosse accresciuta dalla vittoria e dalla pace! Era necessaria la guerra! Preparò con passione la campagna da cui dipendeva l’estensione della sua potenza.
Si accontentò di 30.000 uomini ed aveva poca cavalleria ed artiglieria. In queste condizioni si lanciò alla conquista dell’Italia, solo il suo genio militare poteva ottenere grandi risultati. Per finanziare la campagna erano necessari 65 milioni .
Bonaparte generalizzò i dazi ed ottenne prestiti dalle banche.Per salvare la situazione politica ed economica era necessaria una grande vittoria . Il 6 maggio 1800 , Napoleone lasciò Parigi per iniziare la sua campagna militare!