Luigi Pirandello nasce ad Agrigento nel 1867. Amarezza e malinconia sono i principali cardini della sua personalità. Sin da bambino è sempre stato proteso alla riflessione. La solitudine e l’estraneità alla vita lo hanno spinto verso una dura prova nei confronti della sfera affettiva. Il rapporto tra l’autore e il padre, uomo infedele e prepotente, è stato molto difficile, tant’è vero che Pirandello non si è mai ribellato, ma, in compenso ha continuamente assecondato la propria passione per la letteratura. L’autore non ha la forza di opporsi alla volontà paterna, infatti accetta, senza battere ciglio, il matrimonio combinato con Antonietta Portulano. Molto probabilmente, è proprio la virilità del padre che conduce Luigi Pirandello ad un rapporto travagliato con l’amore e il sesso. Il sentimento con la madre Caterina è caratterizzato da una venerazione. Lo scrittore si collega empaticamente con la donna, percependo, attraverso i suoi silenzi, il senso di dolore e vergogna provocati dai tradimenti del marito. La dolcezza per la figura materna emerge anche nei rapporti che Pirandello ha con altre donne. Testimonianza evidente sono le lettere che egli invia all’attrice Marta Abba, all’interno delle quali l’autore mostra il suo desiderio di un sentimento caldo e sincero e di un nido che gli elimini il senso di solitudine che lo tormenta. Da tutto ciò esce fuori la figura di un uomo che prova la volantà di volere sia ridere sia piangere, ma per un motivo o per un altro non riesce nè in un caso nè in un altro.