Lucio Dalla: vita, storia e successi di un degno artista

Uno sguardo su Lucio Dalla.


“Volevo essere capito come volevo io, volevo che la mia canzone bella, strana, anomala e patologica arrivasse…”

 

Lucio Dalla
Lucio Dalla a Sanremo 1971

4 marzo 1943: la nascita di Lucio Dalla

 Marzo: mese che segna la vita dell’artista Lucio Dalla. Nasceva il 4 marzo 1943 a Bologna, moriva a Montreux, in Svizzera, l’1 marzo del 2012.  
È figlio di “ cacciatore di quaglie e di fagiani” e di sarta casalinga.
Il giorno della sua nascita risulta essere il titolo della canzone originale Gesubambino”.
Questa canzone, censurata nel Sanremo del 1971, permette a Dalla e agli Equipe 84 che lo accompagnano di vincere il premio miglior testo e di aggiudicarsi il terzo posto in classifica.
Paola Pallottino è l’autrice del brano, un brano che supera il tabù della ragazza madre: una sedicenne rimasta incinta di un soldato alleato.  
La ballata è vista dagli Gesù bambino,  frutto di quell’amore o di quella breve avventura ormai lontana. L’adulto cerca così di ricordare il periodo della dolce attesa della madre, e attraverso le parole e la musica cercare l’affetto negato di un padre perduto.
Il testo citava anche ”ladre e puttane”, strofa sostituita successivamente; veniva raccontata una realtà che in quegli non si era disposti a vedere.
Il brano è interpretato anche in francese da Dalida e portata al successo da Chico Buarque de Hollanda.
Dalla propone il pezzo nell’album Banana Republic, nonchè tournée del 1979 con Francesco De Gregori.


Attraverso gli anni

L’amore per la musica è visibile sin da giovanissimo, lo confermano l’abilità di saper suonare più strumenti, a partire dal clarinetto e il sassofono, per poi passare al pianoforte e alla chitarra.
Di formazione jazz, suona in vari gruppi, tra cui la Rheno Dixieland band a Roma.
Questa, seconda a Bologna per il legame Lucio sente di avere; uno “che andava oltre le canzoni’’ perché palcoscenico straordinario di unione.
É nel 1963, mentre canta con il suo gruppo Flippers che, al Cantagiro, incontra  Gino Paoli, suo futuro produttore: è l’inizio di una bellissima carriera.  
L’anno dopo uscì ‘Lei”, scritta da Paoli, ma rivelatasi deludente.
Nel 1966, debutta a Sanremo con ”Paff…Bum” e, successivamente, esce il suo primo album “1999”.
Nel 1967 canta ”Bisogna saper perdere”, anno in cui viene sconvolto dalla morte di Luigi Tenco.
Nel corso degli anni 70, collabora con il poeta bolognese Roversi, per poi lasciarlo nel 1977: è  l’inizio della sua fase di cantautorato. Anni dopo uscirà l’album “Com’è profondo il Mare’’.
 Dalla ritorna  poi a Sanremo con Piazza Grande, musicata da Ron, suo grande amico.
Negli anni 80, inizia la tour con Gianni Morandi,  esce “Dalla’’ seguito dagli album“ Lucio Dalla Q-disc”, “Viaggi organizzati” , “ Bugie” e nel 1986  “Dallamericacaruso”, contenente Caruso, pezzo apprezzatissimo e rifatto da Luciano Pavarotti.  
Negli anni 90, con gli album “Cambio e “Canzoni’’ ed “Henna” supera le  1300000 copie e nel corso del 2000 esce “Luna Matana”,  il libro di racconti  “Bella la vita”
Nel 2010 appare in un concerto di De Gregori al Vox club di Nonantola e nel 2012 partecipa a Sanremo in Nanì accompagnando Pierdavide Carone.


Interessi

Ha curato la No Code, galleria d’arte di Bologna nonché sede di eventi musicali.
Nel 2007 è coinvolto in un progetto sul “Pulcinella” di Stravinskij.
Mette in scena L’opera del Mendicante di John Gay presso il teatro Duse, era il 2008, successivamente recita e musica la miniserie Artemisia Sanchez.
Ha ideato programmi televisivi di successo tra cui Te voglio bene assaje, Taxi, Mezzanotte: angeli in piazza e La bella e la Besthia insieme a Sabrina Ferilli.
E’ ospite anche alle reti Mediaset, eseguendo l’aria Nessun dorma di Giacomo Puccini.  .
Si ricorda la stima per i fratelli Taviani, Fellini e Salvatores e le collaborazioni con Monicelli, Verdone, Placido.
Dalla canta l’impegno politico, l’amore, l’erotico, l’amicizia, la speranza. Ricrea spesso l’immagine del mare per la vastità e la mutevolezza dell’uomo forse, e un cielo dove la luce di una luna  risveglia un animo nostalgico. A guidarlo sono le sue collaborazioni, le sue amicizie, i suoi numerosi viaggi, l’arte, il teatro, la poesia, il cinema e la fotografia.

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