Liliana segre : chi è?
Liliana Segre è una delle donne più note del mondo contemporaneo.
E’ sopravvissuta all’olocausto della seconda guerra mondiale, in quanto di origine ebraica, ed è una testimone attiva della Shoah italiana.
Alla veneranda età di 88 anni è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per aver illustrato in modo impeccabile la Patria in un contesto sociale e diventando così un’attivista e politica italiana.
«La politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce che incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio dovuto alla crisi e questo è pericoloso. A me hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero, l’accoglienza rende più saggia e umana la nostra società.»
La polemica sui social contro la Segre:
La notizia della sua carica non è di certo passata inosservata, soprattutto sui social network.
Qui infatti, sono subito apparsi messaggi razzisti e carichi di odio contro la Segre. Contro una Donna che tutt’oggi continua a lottare contro ogni forma di discriminazione e di indifferenza.
Nonostante tutto il dolore e le ferite della sua epoca, Liliana Segre ha avuto il coraggio di denunciare e di mettersi in gioco. Parla alla generazione odierna infatti di tematiche di uguaglianza, di pace e di amore, per fare in modo di ricordare e per non far ripetere gli orrori che ha passato lei, in futuro.
Tutt’oggi continua a ricevere insulti e minacce, e Liliana Segre ha definito questi haters come «persone per cui avere pena e che vanno curate».
Liliana Segre compare sui muri di Firenze:
Qualche giorno fa, nel centro storico di Firenze è apparso un nuovo murales sui muri di Borgo Albizi. In quest’opera viene raffigurata Liliana Segre con una rosa in mano, un maglione con il logo ‘’S’’, simbolo del supereroe Superman, e con un occhiolino amichevole saluta i passanti.
In alto a sinistra dell’immagine compare anche la scritta “+ memoria – odio”, un messaggio lanciato e visibile a tutti, che spinge al ricordo, al rispetto, ed alla solidarietà di fronte all’immagine di questa donna.
Ecco perché la scelta di dedicare un murales a Liliana Segre attraverso la street art, che è uno strumento diretto ed efficace, capace di infiltrarsi nel tessuto sociale e di ‘’vivere’’ con i cittadini.
‘’Il momento è adesso…mettici il cuore’’:
L’opera è stata realizzata dal gruppo di street artist Lediesis, che hanno scelto di renderle omaggio attraverso la campagna ‘’Il momento è adesso…mettici il cuore’’. Questa campagna è nata con l’obiettivo di promuovere progetti di solidarietà, e sono sostenuti dalla fondazione dei soci Unicoop di Firenze.
Liliana Segre è uno dei tanti personaggi che sono sono stati ritratti in città nelle vesti dei ‘’superhumans’’: personaggi che con le loro azioni hanno contribuito a cambiare il mondo, o a lasciare un segno indelebile nella nostra società.
Altri personaggi raffigurati sono Martin Luther King, Greta Thunberg, Rita Levi Montalicini. Sono personalità scelte da Il Cuore si scioglie, e con il supporto e il tocco artistico del gruppo creativo Lediesis, prendono vita in città.
Lo scopo che accomuna tutte queste opere è quello di ‘’abbattere i muri dell’indifferenza, invitando ciascuno di noi a mettersi in gioco per contribuire al bene comune”.
La campagna prosegue:
Questa campagna proseguirà fino al 12 Gennaio 2020.
Firenze ogni fine settimana vedrà nascere altri importanti ‘’messaggeri’’, e verranno indicate le posizioni precise sulla mappa del sito della Fondazione. Tralaltro, è nato anche un contest social, in cui è possibile ricevere a casa una copia dell’opera in versione digitale in edizione limitata, del personaggio scelto.
E’ un messaggio molto bello da lanciare e da far percepire alle persone, lo trovo un gesto molto creativo e al tempo stesso utile. Anche l’immagine della Segre rappresenta un ottimo spunto di riflessione, trovo infatti che abbiano colpito in pieno con questo lavoro.
La street art è un mezzo di comunicazione molto forte e creativo, mi piace l’iniziativa di questo gruppo, oltre che il messaggio che vogliono lasciare.