La vittoria di Marengo e la Pace di Amiens:le prime glorie di Napoleone!

Dopo la partenza da Parigi il 6 maggio 1800, iniziò la guerra all’Austria sul suolo italiano. Le truppe austriache erano guidate da Melas che aveva 100.000 uomini pronti ad attaccare i francesi stanati dietro gli Appennini.

Melas scelse di disseminare le sue truppe nella pianura ed agli sbocchi delle Alpi: con il resto iniziò l’offensiva il 6 aprile dove spezzò l’armata francese in due e strinse d’assedio Genova.

La strategia lo portò a sud-ovest mentre lasciò ai francesi la Svizzera dove potevano prendere alle spalle gli austriaci. Bonaparte ordinò uno dei suoi generali, Moreau, a passare il Reno e tagliare le comunicazioni agli austriaci.

Un’altra armata sarebbe entrata in Svizzera ed insieme a quella del Reno dovevano giungere al San Gottardo. Moreau non comprese questa strategia lampo e gli austriaci continuarono l’attacco.

Bonaparte a fine aprile decise di concentrare le sue armate verso il San Bernardo e chiese a Moreau di mandargli 25.000 uomini. Ne giunsero 15.000 ed il colpo decisivo fu riservato a Napoleone.

Il passaggio del San Bernardo cominciò la notte del 14 maggio 1801 e terminò il 23 del mese. La sua armata piegò verso est e raggiunse Milano il 2 giugno dove arrivò anche il generale francese Moncey.

Le divisioni francesi, dopo, passarono il Po e si impadronirono della gola di Stradella per sboccare in seguito a Marengo il 13 giugno. Bonaparte studiò la sua avanzata nei minimi dettagli e voleva colpire Melas alle spalle.

Tuttavia, non sapeva dove egli fosse con precisione. Il 14 giugno, alle nove, la sua avanguardia fu attaccata da 20.000 austriaci. I francesi indietreggiarono in disordine ma arrivarono nuove divisioni in soccorso.

Napoleone attaccò di fronte gli austriaci che avanzavano. Le sorti della battaglia erano incerte ma i francesi attaccarono con 400 cavalli i fianchi austriaci ed essi presi dal panico, sbandarono e si ritirarono.

Era una vittoria decisiva ed importantissima per Napoleone. Il 15 gli austriaci firmarono l’armistizio e si ritirarono oltre il Mincio. Nello stesso momento, il generale francese Moreau iniziò l’avanzata in Germania forzando il passaggio del Danubio e infliggendo pesanti sconfitte all’Austria che firmò un armistizio il 15 luglio.

Quando gli armistizi stavano per scadere, Napoleone ottenne una tregua. I Francesi avevano in Italia 100.000 uomini ed in Germania 95.000. Moreau e Murat rafforzarono il potere in queste aree grazie a nuove vittorie.

Il 9 febbraio 1801 fu firmata la pace definitiva. Gli austriaci cedevano tutta la riva sinistra del Reno e la Francia metteva le mani sull’Italia centro-settentrionale. Dopo la pace con l’Austria, Napoleone voleva costituire una federazione contro l’Inghilterra.

Ottenne l’aiuto della Russia di Paolo II e la neutralità sul commercio e la guerra dalla Prussia, Svezia e Danimarca. Iniziò con questa politica di alleanze strategiche un blocco commerciale per colpire l’Inghilterra.

Tuttavia, il sogno di un’alleanza continentale contro gli inglesi svanì quando Paolo II fu assassinato nella notte tra il 23 e 24 marzo 1801. Il suo successore, Alessandro iniziò subito a riconciliarsi con l’Inghilterra.

Svanivano i sogni di Napoleone. Il 28 marzo l’Inghilterra attaccò Danimarca e Svezia che furono costrette a firmare un armistizio. Lo stesso fece la Russia. La lega che Napoleone aveva creato era finita.

Bonaparte per calmare la situazione, raggiunse un accordo con la Russia. Alessandro si fece riconoscere la posizione sia nel Mediterraneo che in Turchia. Inoltre, si sarebbero gestiti in comune accordo gli affari della Germania.

Fu un insuccesso clamoroso per Bonaparte. L’Egitto gliene procurò un altro, gli inglesi iniziarono una spedizione per riconquistarlo ed il Cairo capitolò il 28 giugno.

Napoleone, dopo la sconfitta cercò un accordo con gli inglesi. Accettò la perdita dell’Egitto ma l’Inghilterra non doveva continuare le sue rivendicazioni su Malta, Minorca, Elba, Trinità ed Antille.

L’Inghilterra accettò ma voleva in più soltanto la Trinità. Napoleone con questo accordo ne uscì incredibilmente avvantaggiato, nonostante le sconfitte militari e l’accordo con la Russia.

L’Inghilterra poteva rivendicare molto di più dopo le sue vittorie ma una situazione politica interna fragile portò alla conclusione di un accordo non proficuo per i suoi interessi.

Si arrivò a firmare la Pace di Amiens: un vero successo per Napoleone!

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