Muri per difendersi e soprattutto per dividere; le vicende del “Secolo Breve” (titolo del celebre libro scritto da Eric Hobsbawm) ha visto il sorgere di “chiusure” in ogni angolo del pianeta.
Fin dal lontano passato muri e fortificazioni sono stati eretti per scopi difensivi o per rafforzare la supremazia di uno stato sullo stato vicino, per escludere o per separare. Per esempio, la Grande Muraglia Cinese o il Vallo di Adriano sono tra le cinte di muraglia più significative dell’epoca antica: erette a difesa degli imperi da irruzioni dei cosiddetti barbari che premevano sui confini degli imperi.
Tutt’ora il genere umano continua a costruire muri. Uno dei più significativi, e simbolo della nostra epoca, è il Muro di Berlino che divise in due la città per ben 28 anni, al punto da segnare una frattura tra ideologie opposte, rapporti tra Stati e di cambiare la vita quotidiana di milioni di persone.
La storia insegna che tutti i muri sono destinati ad essere abbattuti sotto la spinta dei popoli alla ricerca di libertà e di migliori condizioni di vita. Un tratto della parte occidentale del muro recita il famoso messaggio (profetico) “Prima o poi ogni muro cade”, così, avvenne nel 1989, segnando la fine di un’epoca e aprendo la strada della speranza verso una pace futura e della solidarietà dei popoli