La Rivoluzione Francese : Conclusione

Il viaggio è stato molto lungo , il lavoro sulla Rivoluzione è iniziato ad Aprile , spero con tutto me stesso che lo abbiate apprezzato .

Con le mie umili conoscenze ho ricostruito uno dei momenti più importanti della storia. Ringrazio chi ha letto gli articoli , i miei professori , coloro che mi hanno supportato e fatto complimenti e coloro che mi hanno dato utili consigli .

Adesso il racconto della Rivoluzione è finito. Cosa ci resta di questo grande momento storico? Perchè è ritenuto così importante? I dibattiti sulla Rivoluzione sono ancora oggi aperti ed accesi.

La mia opinione su di essa è molto dettagliata. La Rivoluzione è stata un disastro politico e finanziario . I francesi la iniziarono con una crisi economica e ne uscirono con una bancarotta! La iniziarono con una monarchia apparentemente assoluta nelle mani di un fragile sovrano come Luigi XVI e ne uscirono con la dittatura di un generale carismatico ed audace come Bonaparte.

I francesi volevano cambiare tutto, alla fine per salvarsi furono costretti ad affidare il potere ad un unico uomo. Dal punto di vista istituzionale e burocratico nei 10 anni rivoluzionari non ci furono grossi cambiamenti , anzi , furono numerose le continuità con l’Ancien regime come Tocqueville nel suo capolavoro “L’Ancien regime e la Rivoluzione” fa emergere.

A parte il Terrore che durò un anno , si tornò a governare ed amministrare la Francia nei stessi modi di sempre. La Rivoluzione è stata quindi un fallimento politico e finanziario per i francesi ed addirittura sono numerose le similitudini con quel regime che tentarono di abbattere.

Allora , perchè è così importante? Nonostante i fallimenti agli occhi di tutti , in questo periodo emersero ideali e pensieri di governo che grazie ad essa entrarono nelle menti della popolazione europea.

Nonostante tutto , la Rivoluzione era partita con i concetti importantissimi di libertà, fratellanza ed uguaglianza. Era partita , soprattutto , con il concetto di liberazione dal dispotismo ed esso era presente in tutta Europa.

Le popolazioni europee furono entusiasmate nel vedere che un popolo si liberasse del proprio sovrano. Con Napoleone , l’idea iniziò ad emergere sempre di più ed iniziarono in Europa i primi moti indipendentisti a seguito della sua morte.

Le varie insurrezioni e rivolte europee dell’800′ furono figlie anche della Rivoluzione Francese. Se essa fu un disastro in patria, cambiò almeno per sempre l’Europa. Sovranità del popolo, Volontà generale, divisione dei poteri e la Repubblica furono tutti elementi che emersero con forza durante la Rivoluzione.

Oggi , essi sono ben noti alla società europea. Nonostante la violenza che fece da motore alla Rivoluzione e che non fu presente solo nel Terrore, non possiamo ignorare le conquiste positive che con il tempo emersero da essa.

Solo chi non conosce bene i fatti oppure li analizza senza imparzialità , può parlare della Rivoluzione solo in modo negativo e ricordarne esclusivamente la violenza.

Essa deve essere condannata senza dubbio e fu presente fin dall’inizio durante la Rivoluzione. Il 14 luglio che segnò il suo inizio fu una giornata violenta e sanguinaria dove la folla si accanì anche su innocenti.

La violenza raggiunse il culmine con il Terrore ma ebbe inizio molto prima e non terminò mai. Tuttavia , bisogna ricordare idee e concetti positivi che emersero nel decennio rivoluzionario.

Offuscarli a causa del Terrore significa chiudere gli occhi ad una corretta analisi del periodo storico. Il grande problema fu che questi concetti emersero insieme alla violenza.

L’odio della popolazione parigina nei confronti dell’Ancien regime fu molto più forte di tutto il resto. A causa dei vigliacchi massacri e del Terrore non possiamo non condannare severamente la Rivoluzione su questo aspetto.

Il progetto più giusto ,secondo la mia opinione, era quello di una monarchia costituzionale . La monarchia poteva garantire la stabilità e la sua esperienza governativa . Soprattutto poteva evitare i conflitti con le potenze straniere che si innescarono dopo la morte di Luigi XVI.

La costituzione poteva far emergere gli ideali positivi della Rivoluzione con forza ed introdurli in politica . Tale forma di governo , evitava l’ascesa al potere degli estremisti. Il progetto di monarchia costituzionale non ebbe durata e non raggiunse stabilità per varie cause .

Luigi XVI fu troppo disponibile e di poco polso. Non era un uomo carismatico o audace come coloro che si trovò ad affrontare . Inoltre , la cattura di La Fayette da parte degli austriaci e la morte di Mirabeau furono il colpo di grazie per la monarchia.

Erano i due rivoluzionari che potevano salvare la situazione ma il destino gli fu avverso. Lo stesso Mirabeau disse prima di morire” Con me muore la monarchia ” .

L’instaurazione della Repubblica grazie alla violenza del 10 agosto 1792 segnò l’ascesa al potere degli estremisti e degli esponenti della folla parigina. I sanculotti ed i giacobini erano dei grandi fanatici , immersi nelle dottrine filosofiche di Rousseau e nell’inesperienza governativa .

Mischiare filosofia ed ideali in modo deciso nella politica fu un disastro. Per aiutare i più poveri e garantire maggiore uguaglianza , annullarono numerose tasse e colpirono i più ricchi.

Nonostante il buon proposito, esso era utopico da attuare in Francia in quel momento. I ricchi furono costretti ad emigrare o fallirono le loro attività a causa dei nuovi provvedimenti. Erano loro a dare lavoro e l’annullamento di numerose tasse segnò l’inizio del deficit economico che accompagnò la Francia fino al 1799.

La politica degli estremisti fu un disastro , la condanna a morte del re fu anche peggio. Iniziarono rivolte sanguinarie come quella della Vandea . Le potenze straniere attaccarono la Francia . I girondini organizzarono un loro esercito.

La Francia era immersa in una Guerra Civile ed anche Estera nello stesso momento. Tutto ciò causò l’avvento del Terrore. Prima di giudicare un periodo bisogna capirne bene le cause.

Tutti i conflitti e la crisi finanziaria fecero sospettare di un grande complotto controrivoluzionario e si decise di affidare il potere nelle mani dei pochi deputati del Comitato di Salute Pubblica: nacque il Terrore.

I suoi rappresentanti , soprattutto Saint- Just e Robespierre erano fanatici estremisti immersi nel loro “patriottismo” e nelle loro dottrine filosofiche. Instaurarono un regime totalitario, ghigliottinarono migliaia di uomini e abusarono del loro potere .

Il cambiamento di personalità come Robespierre che pochi anni prima in una seduta dell’Assemblea Nazionale si schierò contro la pena di morte rimane fonte di accesi dibattiti.

Seconda la mia opinione , gli eventi e le circostanze degli anni successivi cambiarono di molto le cose. Gli estremisti furono incoerenti con i loro stessi principi di libertà ,essa non può mai servirsi della violenza:l’uso di quest’ultima è riservato al dispotismo. Forse li enunciarono da sempre con falsità oppure il loro odio e le loro preoccupazioni (giustificate da insurrezioni,crisi e guerre)li costrinsero ad instaurare il Terrore.

Rimane un mistero della Rivoluzione! Senza dubbio , Il Terrore fu il periodo peggiore della Rivoluzione. La Francia ne uscì fragile ed a pezzi dal punto di vista politico , finanziario e militare.

Inoltre fu abbastanza evidente durante il Terrore che il concetto di Volontà Generale ideato da Rousseau , per il momento, era inapplicabile e dava solo risalto alle insurrezioni popolari e giustificazioni alla violenza in nome della volontà del popolo.

Dopo il Terrore , fu il momento del Direttorio. Si cercò di riportare alla stabilità la Francia ma fu chiaro che bisognasse terminare la Rivoluzione. I francesi erano stanchi ed alla fine , incredibilmente, il potere finì nelle mani del generale Napoleone Bonaparte.

Il corso esportò la rivoluzione in Europa , chiaramente in modo molto falso. Era chiaramente un despota e non un liberatore. Alla fine la Rivoluzione fu un disastro ma contribuì ad ideali importanti di emergere .

Nonostante il dispotismo del Terrore , la violenza generale e la dittatura di Napoleone , non possiamo negare che principi che oggi caratterizzano la nostra società emersero in quel decennio che cambiò per sempre la storia dell’umanità!
Il viaggio della Rivoluzione termina qui!

Roberto Dell’Aversano

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