“La Pioggia Nel Pineto”, Gabriele D’Annunzio: tema e caratteristiche

“La Pioggia Nel Pineto” è una lirica, scritta da Gabriele D’Annunzio, composta nel 1902, e che fa parte della raccolta Alcyone. la lirica è costituita da 4 strofe che presentano versi liberi e versi sciolti. Le parole usate all’interno della poesia non vengono usate tanto per il loro significato, ma per l’effetto musicale che esse procurano. L’autore, insieme a Ermione, si trova a Marina di Pietrasanta, dove passeggia con l’amata in una pineta, quando ad un tratto vi è un temporale estivo. La pioggia che cade sui rami e sulle foglie produce una musica che fa sentire D’Annunzio e Ermione in sintonia con la natura. L’autore fa provare questo sentimento che ha vissuto con Ermione attraverso il suono delle parole. Da ciò si può notare subito che la natura diventa un’alleata dell’uomo, e grazie a quest’ultima l’uomo può provare sensazioni di gioia. Quindi, vi è una trasformazione dell’uomo in natura, e la trasformazione della natura in uomo. Il vero nome di Ermione è Eleonora Duse. Ermione è un nome che fa parte della mitologia greca, e la storia racconta che la donna viene lasciata dal marito Oreste. D’Annunzio si associa a Oreste che, dopo essersi allontanato dalla vita di città, ritrova l’amore per la sua amata. All’inizio dell’opera troviamo la parola “Taci”, che è un’esortazione da parte dell’autore, in cui raccomanda il silenzio per poter ascoltare e percepire i rumori e i suoni della natura. Le figure retoriche usate nella lirica migliorano l’effetto di sintonia con la natura. Le figure retoriche usate sono: l’enjambement, le onomatopee e le personificazioni. Bisogna soffermarsi anche sulle rime che rompono i legami sintattici, creando un effetto sonoro. Quindi, la caratteristica principale dell’opera è la sintesi tra l’uomo e la natura che si scambiano d’identità diventando un elemento di serenità e pace che dà origine ad una complementarietà.

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