Sappiamo tutti che l’arte non è la verità. L’arte è una menzogna che può insegnarci a comprendere la verità, almeno per quanto ciò è possibile all’uomo. L’artista deve sapere in che modo può convincere gli altri della verità delle sue menzogne
-Pablo Picasso
Il cubismo: Georges Braque e Pablo Picasso
Il termine “cubismo” venne utilizzato per la prima volta in un incontro tra Henri Matisse (1868-1954) e il famoso critico d’arte Louis Vauxcelles per descrivere i nuovi dipinti di Georges Braque e Pablo Picasso. I due artisti, accomunati dalla stessa volontà espressiva di rappresentare la realtà in modo analitico, fondarono inconsapevolmente una nuova corrente artistica, basata sulla ripresa del loro stile rivoluzionario. Proprio per questo motivo, il cubismo non fu mai caratterizzato da un programma solidamente delineato. Sebbene siano diffuse versioni differenti relative alla nascita del “pensiero cubista”, come fondatore dell’innovativa corrente visiva viene ricordato l’artista spagnolo Pablo Picasso.
Nei primi anni della sua produzione, Picasso subì l’influenza dell’Espressionismo novecentesco.
“Les Demoiselles d’Avignon” come opera rivoluzionaria
Tra il 1906 e il 1907, Picasso dipinse la grande tela “Les Demoiselles d’Avignon”: essa suscitò molto scalpore nella società dell’epoca, poiché segnava definitivamente la distanza da i canoni accademici.
L’opera, inizialmente intitolata “Le bordel D’Avignon”, è ambientata in un bordello spagnolo, probabilmente la cosiddetta “Maison D’Avignon” situata in Calle Avignon a Barcellona.
Nella scena compaiono 5 nudi femminili, i cui corpi, distanti dalle proporzioni naturali, sono resi mediante l’utilizzo di forme scomposte e linee ben definite: i seni, infatti, sono simili a quadrati, mentre il pube è accennato da un semplice triangolo.
Le prostituite posano nude, probabilmente su un palco, cercando di attirare l’attenzione dell’osservatore: la figura centrale alza entrambe le braccia per esporre in vendita il seno e la donna in basso a destra è rappresentata persino con le gambe aperte.
I volti delle demoiselles sono completamente innovati, privi di qualunque prospettiva definita.
Per rappresentare i visi delle due donne a destra, Picasso si ispirò ad alcune maschere iberiche che aveva acquistato dal mercante d’arte Gery Pieret.
L’artista decise di ignorare completamente la rappresentazione realistica dello spazio, ponendo i nudi femminili all’interno di uno scenario bidimensionale esente da qualsiasi piano prospettico.