LA LUNA E GLI DÈI
Molte sono le civiltà antiche che si dedicarono all’osservazione e allo studio degli astri, ma poche riuscirono a spiegare questi fenomeni formulando leggi scientifiche. In passato, infatti, si credeva che ogni evento osservabile accadesse per volere divino. Nonostante ciò, alcuni popoli riuscirono a descrivere le eclissi lunari e si occuparono di capire se la Luna brillasse di luce propria o riflettesse la luce del Sole. Fu la scoperta del telescopio, però, a consentire i veri studi astronomici.
“…LE GENERAZIONI, MUTAZIONI ETC. CHE SI FACESSER V.G., NELLA LUNA, SAREBBER INUTILI E VANE, ET NATURA NIHIL FRUSTRA FACIT.”
Queste sono le parole di Simplicio riportate ne “Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, scritto da Galileo Galilei.
Simplicio è un peripatetico nonché uno dei personaggi principali del libro. Nei suoi interventi, egli tenta di difendere le teorie scientifiche del celebre Aristotele. Molto spesso ricade, però, in ragionamenti fallaci e le osservazioni di Salviati, sostenitore di Galileo e della teoria eliocentrica, si dimostrano di gran lunga migliori.
In questo caso Simplicio sostiene che sulla Luna non si possano in alcun modo verificare cambiamenti e alterazioni, come accade, invece, sulla Terra. Secondo lui tutte le mutazioni avvengono solo per avvantaggiare l’essere umano. Pertanto, sulla Luna non potrebbe accadere nulla di tutto ciò poiché non vi è nessun uomo.
Aristotele aveva, infatti, sempre descritto i corpi celesti come immutabili e incorruttibili, al contrario della Terra, che, secondo il suo pensiero, era caduca, imperfetta e mutevole. Per questo motivo il nostro pianeta fu considerato meno importante e poco nobile. Galileo analizzò a lungo queste teorie e si trovò subito in disaccordo con le parole del filosofo. Lo scienziato era convinto che la Terra fosse simile agli altri corpi celesti sotto questo aspetto e cercò anche di demolire il pregiudizio secondo il quale gli altri corpi celesti, poiché incorruttibili, erano considerati magnifici. Egli definì la Terra meravigliosa proprio per via dei continui cambiamenti che si potevano osservare sulla sua superficie.
“ Io non posso senza grande ammirazione, e dirò grande repugnanza del mio intelletto, sentir attribuir per gran nobiltà e perfezione a i corpi naturali ed integranti dell’universo questo esser impassibile, immutabile, inalterabile etc. ed all’incontro stimar grande imperfezione l’esser alterabile, generabile, mutabile etc.: io per me reputo la Terra nobilissima ed ammirabile per le tante e sì diverse alterazioni, mutazioni, generazioni…”
SAGREDO
LE SCOPERTE DI GALILEO SULLA LUNA
Galilei, dopo aver fabbricato il suo telescopio, si dedicò ininterrottamente ad osservare e studiare la Luna e riuscì a fornire una descrizione scientifica relativamente accurata del corpo celeste. Egli fu il primo a credere che sulla superficie lunare vi fossero monti e valli, proprio come sulla Terra. Anche in questo caso Galileo contrastò la fisica aristotelica, che invece sosteneva che la Luna fosse un corpo liscio e dalla forma perfettamente sferica.
Lo scienziato riuscì anche ad ammirare la luce cinerea della Luna durante la prima e l’ultima fase. La luce cinerea è il fenomeno grazie al quale si riesce ad intravedere la zona del satellite non illuminata dai raggi solari. Nelle due fasi lunari, infatti, la Terra riflette la luce del Sole verso la Luna, che si trova debolmente illuminata. Galilei divulgò il fenomeno, ma quest’ultimo era stato precedentemente ipotizzato da Leonardo Da Vinci. Quest’ultimo, però, non era riuscito a formulare una spiegazione completa dell’evento.
LE PRIME SONDE SPAZIALI
Agli inizi del XX secolo si credeva ancora che l’atmosfera lunare fosse respirabile fino a che gli scienziati non cercarono di capire se la Luna fosse effettivamente abitabile.
Nel 1959 venne ammirata per la prima volta la parte nascosta del satellite grazie ad una sonda sovietica mandata in orbita. Nel 1969 Neil Armstrong, comandante dell’Apollo11, nell’omonima missione, mise piede sulla Luna e lasciò una targa d’acciaio per ricordare lo sbarco. Sulla targa venne scritto:
“Here men from the Planet Earth first set foot upon the moon, July 1969, A.D. We come in peace for all mankind.”
Dopo i diversi sbarchi organizzati dal programma Apollo nessun uomo, fino alla fine del secolo, mise più piede sulla Luna. Nel XXI secolo, però, si provò nuovamente interesse per l’esplorazione lunare e vennero spedite diverse sonde spaziali in orbita. Queste sonde avevano il compito di analizzare meglio alcuni dettagli sul campo gravitazionale della Luna e sulla sua superficie. Nel 2009 la NASA inviò una sonda spaziale per poter individuare depositi di ghiaccio presso i poli lunari. La Cina nel 2018 considerò anche l’opportunità di sfruttare le risorse minerarie del satellite per generare energia sulla Terra.
SPACE X: L’ORGOGLIO AMERICANO
SpaceX è un’azienda aereospaziale americana situata in California. Fu fondata dall’imprenditore Elon Musk per poter ridurre i costi di accesso allo spazio e per riuscire a colonizzare il Pianeta Rosso. Musk si è prefissato diversi obbiettivi che è riuscito a raggiungere col tempo: nel 2008 il primo razzo a propellente liquido è giunto in orbita, nel 2010 ha lanciato, fatto orbitare e recuperato un veicolo spaziale, nel 2016 c’è stato l’atterraggio del primo stadio di un razzo su una piattaforma autonoma dell’oceano.
Nel 2019 ha organizzato la missione Demo2, nella quale è stata mandata una capsula verso la Stazione Spaziale Internazionale. All’interno della capsula non vi era nessun uomo, solo un manichino. Gli scienziati hanno potuto, dunque, analizzare in quali condizioni si sarebbero trovati degli astronauti ipotetici e quali sarebbero state le sollecitazioni che avrebbero dovuto subire. Il 30 maggio 2020 SpaceX è riuscita a mandare due uomini della NASA verso la Stazione Spaziale. La notizia ha fatto in poco tempo il giro del mondo e ha riempito d’orgoglio la popolazione statunitense.
“ Questo è un sogno divenuto realtà per me e per tutti in SpaceX…” ha affermato Elon Musk, capo dell’ azienda aereospaziale.
Egli, però, ha obbiettivi ben più ambiziosi: vuole creare una vera e propria base lunare e successivamente sbarcare su Marte. Secondo Musk, nel 2023 verranno inviati i primi turisti nell’orbita lunare e un anno dopo gli uomini potranno fermarsi sulla Luna. Egli crede che nello stesso anno potrà anche mandare la prima astronave su Marte, anche se sembra estremamente improbabile. Musk tenterà, inoltre, di creare astronavi con diverse funzioni. Alcune dovrebbero essere capaci di andare nello spazio e ritornare sulla Terra, altre dovrebbero poter restare in orbita e altre ancora rimarrebbero sulla Luna. Queste ultime darebbero origine alla prima base lunare.