L’uscita in DVD
Approfittando della sua sospirata (almeno dal sottoscritto) uscita in DVD, in questo nuovo articolo vorrei parlarvi del film di Ted Tetzlaff La finestra socchiusa (The Window, 1949).
Le particolarità
Il film in questione ha diverse particolarità che vale davvero la pena sottolineare. Innanzitutto va segnalato che il racconto da cui il film è tratto, The Boy Cried Murder, è opera di Cornell Woolrich. Quello stesso Woolrich che, fra i suoi numerosi meriti, annovera anche quello di avere scritto il racconto da cui è tratto il capolavoro di Alfred Hitchcock La finestra sul cortile (Rear Window, 1954). In secondo luogo Ted Tetzlaff, il regista, lavorò come direttore della fotografia per quello che molti considerano il miglior film di Hitchcock (l’opinione del sottoscritto diverge da quella della maggioranza, ma ne riparleremo prossimamente): ovvero Notorious – L’amante perduta (Notorious, 1946).
Ricapitoliamo: un regista di scuola hitchcockiana adatta per lo schermo un testo di un autore “alla Hitchcock”: ci sono tutti gli elementi perché ne esca un gran film. Ma i punti d’incontro con il Maestro del Brivido non si arrestano qui: infatti La finestra sul cortile (il racconto), prima di intitolarsi così, era noto come It Had to be Murder, ed era stato concepito proprio come una rielaborazione del precedente The Boy Cried Murder. Quindi, in un certo senso, si potrebbe dire che Tetzlaff ha realizzato La finestra sul cortile in anticipo su Hitchcock!
Echi hitchcockiani
Tuttavia, al di là di queste curiosità forse eccessivamente filologiche, gli echi hitchcockiani sono evidenti nel film: dai passi che il bambino sente risuonare attraverso il soffitto (espediente che ritroviamo nel primo capolavoro di Hitchcock, Il pensionante, The Lodger: A Story of the London Fog, 1927), all’uso delle scalinate (tema importante nell’intera opera hitchcockiana e citiamo ad esempio Il sospetto, Suspicion, 1941), alla fine del villain che riprende un vero e proprio topos hitchcockiano (oltre alla similarità con La finestra sul cortile, si veda, uno su tutti, Sabotatori, Saboteur, 1942).
Un consiglio
Insomma, il consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che amano il Maestro del Brivido e il buon film di suspense (e mi auguro che siano in molti a seguire la pagina!) è di guardare questo film, che sfrutta appieno i meccanismi del genere ricavandone un risultato più che positivo, e vi terrà incollati alla poltrona per l’intera durata della pellicola.
D’altra parte qualcuno ben più affidabile di me, il critico e regista francese François Truffaut, nel suo fondamentale libro-intervista a Hitch citava La finestra socchiusa fra i frutti esemplari del magistero hitchcockiano. Truffaut che, nel 1967 realizzò La sposa in nero (La mariée était en noir) tratto, guarda caso, proprio da un racconto di Woolrich, The Bride Wore Black: e il cerchio si chiude! P.S. Mi è d’uopo, però, segnalare che il DVD contiene solamente il film in lingua originale sottotitolato in italiano. Evidentemente è stato impossibile rintracciare il doppiaggio d’epoca. Peccato