La nomina a re di Gerusalemme di Guido di Lusignano dopo la morte di Baldovino IV, causò un periodo di declino per il Regno di Gerusalemme. Nello stesso momento, Saladino guarì dai suoi problemi di salute e non rinnovò la tregua con i crociati che scadde il 5 aprile 1187. A fine aprile attaccò Kerak mentre il figlio Nazareth, tuttavia incontrò la resistenza di un contingente crociato guidato da Gerardo di Ridefort che fu uno dei pochi a sopravvivere. Saladino mirava verso la conquista del regno crociato e Guido radunò un esercito di 20.000 uomini che includeva 1.200 cavalieri. Saladino disponeva di 30.000 uomini. Il 2 luglio conquistò Tiberiade . Guido di Lusignano scelse di condurre l’esercito verso quello musulmano. La sua scelta di andare allo scontro e procedere verso Tiberiade provocò una battaglia che sarebbe stata decisiva . Era impossibile condurre una ritirata in caso di sconfitta. Il destino apparve senza vie di mezzo:una gloriosa vittoria o una fatale sconfitta. I franchi arrivarono a Seffori il 3 luglio e prima di notte si fermarono del tutto, l’alto comando crociato era in discussione: procedere verso nord ad Hattin o verso est a Tiberiade? Alla fine non fece nessuna delle due cose perchè Guido scelse di fermarsi a Meskenah. Tale scelta risultò fatale perchè il mattino seguente, i crociati si trovarono circondati. L’avanguardia franca guidata da Raimondo di Tripoli tentò di forzare ed uscire dalla situazione ma i musulmani non fecero altro che rompere i ranghi ed il conte scappò con i suoi uomini. Completamente accerchiati, i crociati furono massacrati da una pioggia di frecce e si rifugiarono sui Corni di Hattin. Qui la fanteria e soprattutto la cavalleria diedero prova di grande coraggio e non mollarono nè accettarono di arrendersi. Nella retroguardia, Baliano di Ibelin e Rinaldo di Sidone riuscirono a fuggire dalle linee musulmane. Dalla sua base fortificata re Guido condusse due cariche contro musulmani, la forza ed il coraggio dei crociati preoccuparono Saladino. Solo quando furono sopraffatti dalla fame e dalla sete che persero le loro ultime difese e terminò la loro resistenza. Il morale fu abbattuto anche dalla perdita dei resti della Vera Croce (fu scoperta durante la conquista di Gerusalemme nel 1099 ed i crociati la portavano sempre in battaglia) e dalla morte del vescovo di Acri. Saladino rese prigionieri il re ed i nobili più importanti e trattò loro con rispetto. Destinò alla schiavitù la fanteria ed uccise di persona un solo nobile, Rinaldo di Chatillon che veniva considerato dal sultano un nemico sleale. Il 4 luglio 1187 è una delle date più importanti delle Crociate, essa segnò l’inizio della riconquista musulmana. Dopo la battaglia, infatti, Saladino nel settembre riconquistò Gerusalemme dopo nove decenni di controllo occidentale!