Il self-made man
In un certo senso, i film potrebbero essere considerati come gli storyteller dell’America. L’identità americana nella società di massa è costruita intorno a certe credenze comuni o miti, e sono rappresentati nei film. Per esempio, una delle caratteristiche fondamentali dell’identità americana si basa sul mito del self-made man che è collegato al concetto del sogno americano. Gli Stati Uniti, infatti, sono sempre stati definiti come la terra delle opportunità, dove le persone in cerca di un futuro hanno sempre la possibilità di realizzare i loro sogni fintanto che credono in loro. Questo può essere visto, per esempio, in Virgin Land: The American West as Symbol and Myth, dove Henry Nash Smith, ripercorrendo il mito dell’Occidente, rileva la fede americana nel successo individuale.
È l’idea della conquista dello spazio, il mito della frontiera, intesa non come un limite, ma come una vasta distesa di possibilità; gli stessi spazi incontaminati potrebbero essere sfruttati per l’uso e consumo dell’uomo. Questo sogno americano è inteso come una corsa al successo e all’autodeterminazione. Il mito dell’eroe trova la propria incarnazione nel western in cui il cowboy solitario, una sorta di vagabondo, si fa strada in una frontiera senza legge, e spesso pericoloso. La corsa al successo è intesa come un percorso individuale, basato sull’arricchimento e sul raggiungimento del tenore di vita che porta al benessere. Pertanto, produce necessariamente una competizione tra gli individui.
Si tratta di uno scontro generalmente legato al valore del denaro, in grado di danneggiare l’altra componente essenziale dell’individuo: l’istanza sociale o il valore della comunità. Ad esempio, in American Psycho, il protagonista Bateman vive solo per la ricchezza, sente il bisogno di eccellere tra i suoi colleghi e sacrifica la vita delle persone intorno a lui senza scrupoli. I suoi atti violenti non sono altro che la manifestazione di un disagio che deriva dal consumismo americano, una conseguenza diretta del mito della frontiera.
The Joker vs La La Land
Hollywood ha iniziato a produrre film riguardanti l’altro lato della medaglia del mito del’eroe e del fallimento del sogno americano. Quindi, se da un lato vengono prodotti ancora film come La La Land, dove il mito del sogno americano è ancora preponderante, dall’altra parte ha prodotto film inquietanti come The Joker.
La La Land celebra la possibilità di raggiungere i propri obiettivi e implicitamente celebra l’America come una fabbrica di sogni. Tuttavia, l’altro lato della medaglia è che avere anomalie fisiche e psicologiche può essere letale a causa della mancanza di sostegno da parte della società. Il Joker, diretto da Todd Phillips affronta questioni che sono presenti nella società americana.
Il protagonista di questo film ritrae perfettamente i sintomi della psicopatia. Egli vive un conflitto interiore a causa della sua malattia mentale, e questo dimostra che le persone con malattia mentale hanno bisogno di sostegno. Nel monologo finale, il Joker ammette di vivere in una società che lo ha abbandonato e ‘trattato come spazzatura’.
Questa affermazione rivela un tratto essenziale della società americana, in cui essere “diversi” a causa di problemi di natura psicologica o fisica, del colore della pelle o della propria religione può anche rappresentare una condanna.