Il simbolismo è stata una corrente culturale ed artistica che si è sviluppata nel XIX secolo in Francia, ma si diffuse anche in tutta Europa; si è manifestato nelle arti figurative ( nella pittura, nel disegno, nella grafica, nell’architettura, nella scultura e altre arti), nella letteratura ed in parte nella musica.
Nonostante alcuni esempi di arti simboliste si siano manifestate anche prima, la nascita di questo movimento si collega alla data in cui è stato pubblicato sul quotidiano francese ‘’Le Figaro’’ il Manifesto del Simbolismo del poeta Jean Moréas.
Il termine Simbolista invece è nato da parte di alcuni critici ed artisti precursori dell’epoca stessa, per differenziarsi da quello che era l’Impressionismo (una corrente artistica sviluppata in Francia, a Parigi, tra il 1860 – 1870 ), con lo scopo di superarne la sua visione spirituale e cercando di trovare delle corrispondenze tra mondo oggettivo e sensazioni soggettive; ed in contrapposizione al realismo (corrente letteraria ed artistica sviluppatasi negli anni quaranta del XIX secolo), con l’obiettivo di penetrare al di là delle apparenze del reale.
Tematiche del simbolismo:
Per gli artisti simbolisti la realtà autentica non va identificata nella realtà oggettiva delle cose; bensì doveva essere colta attraverso le idee; ciò valeva dire che la vera realtà non doveva essere percepita visivamente, ma doveva evocare e capirne i pensieri e l’animo soggettivo dell’artista.
Il ‘’simbolo’’ riportato quindi non è altro che una componente fondamentale dell’animo umano che traduce soltanto nelle immagini complesse emozioni o concetti, che non necessitano un elaborata spiegazione con le parole.
Temi ed elementi utilizzati nelle opere d’arte di questo periodo e di questa corrente derivano anche da una passata esperienza da parte di alcuni artisti dell’Impressionismo; in particolare, l’uso della mitologia, della religione e delle storie bibliche, rappresentate come visioni di un sogno in cui le immagini stesse o alcuni contenuti possono essere interpretati come simboli.
Esponenti del simbolismo:
Alcuni dei principali artisti simbolisti sono Odilon Redon (1840-1916), che rappresenta i suoi quadri attraverso dei sogni, nei quali sono rappresentati aspetti anomali, sfuggenti e inspiegabili.
Emile Bernard, realizzò quadri capaci di far trionfare il simbolismo che si nutriva anche di musica e di poesia, influenzato dalla letteratura di Charles Baudelaire e Gustave Flaubert.
In Svizzera abbiamo Arnold Böcklin (1827-1901), che colloca la sua pittura tra sogno e realtà.
Anche il pittore austriaco Gustav Klimt può considerarsi un artista simbolista, in quanto le sue opere, stilisticamente molto originali, fanno uso di oggetti dal valore simbolico: l’opera “Le tre età della donna” è quella che più rappresenta questa corrente artistica.
Anche in Inghilterra il simbolismo ebbe successo, specialmente con il giovane pittore Dante Gabriele Rossetti, ed in Belgio con Jean Delville.
Questo periodo interessò anche l’Italia, dove venne studiato dai Pittori Divisionisti. I primi pittori italiani che realizzarono opere simboliste sono Giovanni Segantini (1858-1899) e Gaetano Previati (1852-1920), il primo maggiormente legato alla realtà, il secondo all’aspetto del sogno.
Uno dei tanti temi trattati dagli artisti simbolisti italiani, è la figura della donna: idealizzata nel suo ruolo di madre, personifica il mistero della vita, della vecchiaia, dell’amore e della morte.
Le opere di questi ultimi pittori cambiarono il corso della pittura nazionale, facendola entrare nella modernità