Le cause sono sempre rimaste vaghe, difatti non si è mai capito se fosse andato semplicemente disperso, o più probabilmente rubato da parte di alcuni ladri che sono riusciti ad entrare nella Galleria nel momento più opportuno. Quest’ultima opzione sarebbe quella più valida e sostenuta.
Ciononostante, il mistero è stato svelato ieri, ed è ancora in fase di ricerche e verifiche: il quadro ‘’Ritratto di Signora’’ è stato ritrovato il 10 Dicembre 2019 a Piacenza, proprio in prossimità della Galleria Ricci Oddi, lì dove si ritiene fosse stato rubato 22 anni prima.
Gli esperti stanno lavorando per essere certi della paternità di quest’opera, e dai primi studi e dalle prime affermazioni, pare sia un’autentica opera dell’artista austriaco Gustav Klimt.
Il ritrovamento di questo dipinto è stato dovuto grazie ai lavori di manutenzione e di pulizia del giardino esterno della stessa Galleria; qui due operai che stavano provvedendo a rimuovere una grande massa d’edera, hanno scoperto un piccolo sportello che chiudeva una rientranza, come se fosse una vera e propria botola nascosta.
Una volta aperta quest’ultima hanno ritrovato un sacco nero, con all’interno il quadro.
“La macchina per la rimozione, sradicando la pianta, ha aperto una botola che risultava completamente nascosta – racconta l’avvocato Franca Franchi, presidentessa dell’associazione Amici dell’Arte e membro del CdA della Galleria, presente al momento del ritrovamento –. Quando hanno visto l’involucro si sono rivolti a Dario Gallinari, uno dei custodi, e il collega, Leonardo Caronia ha chiamato la polizia”.
Questo capolavoro dal valore di 60 milioni di euro non si è mai realmente allontanato dal luogo del furto; le prime ipotesi sono state fatte da parte del generale Roberto Riccardi, alla guida del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, che ritiene che i ladri una volta esser riusciti a rubare il quadro, lo abbiano nascosto lì, intenzionati poi a tornare ed a recuperarlo qualche giorno dopo.
Probabilmente però, a causa della notizia mediatica e dalla maggiore sorveglianza dei dipendenti e delle forze dell’ordine, non ci sono riusciti, lasciandolo lì.
Attualmente la Galleria di Piacenza è stata chiusa al pubblico, e mentre la scientifica e la squadra mobile procedono con le ricerche, il quadro è stato trasferito in una località segreta e custodito dall’Autorità giudiziaria, che si sta accertando che il quadro sia proprio l’originale e che si occuperà di comunicare quanto prima dei periti per attestarne l’autenticità.
Una notizia bellissima!