I primi passi della rivoluzione americana: il massacro di Boston

Boston
Il massacro di Boston ripreso in un immagine.

Il massacro di Boston è uno degli eventi più importanti della rivoluzione americana. Il 5 marzo 1770 un gruppo di soldati britannici aprirono il fuoco sulla folla di Boston, uccidendo cinque persone. Per capire come si sia arrivati a questo punto bisogna fare qualche passo indietro e ritornare alla vittoria inglese nella guerra Franco-indiana.

Guerra franco-indiana

La guerra Franco-indiana è il modo con il quale si indica il fronte americano della guerra dei Sette anni (1756-1763). Essa scoppiò qualche anno prima rispetto a quella principale scoppiata in Europa, cioè nel 1753. La guerra nel continente americano degenerò per vari contrasti tra i coloni francesi, i coloni inglesi e le tribù indiane. Nei contrasti e nei combattimenti tra le truppe inglesi e quelle francesi si distinsero le truppe delle popolazioni delle tredici colonie e la figura di George Washington. Il trattato di Pace del 1763 assegnò l’intero del Nord America agli inglesi estromettendo i francesi e gli spagnoli, quest’ultimi nella guerra si erano schierati al fianco della Francia.

Le conseguenze della guerra

La fine della guerra aveva lasciato aperto alcuni problemi tra coloni, che iniziavano a definirsi americani, e la madrepatria inglese. Vi fu la questione dei confini tra colonie e nazioni indiane risolta con la ”Proclamation Line” con la quale Londra provò a definire un confine, suscitando le ire della popolazione coloniale. Secondo le carte della loro fondazione i coloni avevano tutto il diritto di espandersi per raggiungere il pacifico.

Un altro problema fu causato dal contrabbando che gli americani compivano con le altre nazioni coloniali atlantiche, spagnoli e francesi. Il commercio delle colonie era permesso solo con la madrepatria dall’atto di Navigazione. Per bloccare il contrabbando il governo inglese varò il Revenue Act. La faccenda che generò più problematiche, però, fu quella economica.

Tasse e rappresentazione

Secondo Londra, gli americani avevano ottenuto dalle truppe inglesi dei vantaggi immensi dalla vittoria inglese, quindi i coloni avrebbero dovuto contribuire al mantenimento delle truppe e a ripagare il debito di guerra inglese. Il governo guidato da Granville varò nel 1764 lo Sugar Act: dazi sulle merci importate, e 1765 lo Stamp Act, un’imposta sul bollo. Esse generarono l’irritazione più violenta da parte dei coloni, che fecero partire una campagna di boicottaggio al grido di “no taxation without representation”.

I coloni americani si rifacevano al principio presente nel Bill of Rights del 1689, per il quale le tasse erano valide solo se fossero state approvate da un’assemblea di cittadini eletti. D’altro canto, i teorici inglesi affermavano che attraverso il principio della rappresentanza virtuale il parlamento di Londra rappresentava l’intero impero e perciò anche le colonie. In ogni modo nel 1766 il Sugar act e lo Stamp act furono ritirati. Seppur il governo affermò tutto il diritto di poter tassare le colonie con l’approvazione del Declatory act.

Boston e le proteste

Non passò molto che nel 1767 il nuovo governo inglese varò i Townshend act attraverso i quale si ritornava a tassare le colonie e inasprì le pene per il contrabbando. Queste nuove leggi provocarono l’insurrezione delle varie colonie, con Boston quale centro delle proteste. Boston nel Massachusetts era una città importantissima per la vita intellettuale e illuminista delle colonie. A Boston vivevano padri fondatori come Samuel Adams, John Adams e Benjamin Franklin.

Le proteste causarono l’occupazione della città portuale nel 1768. Essa era vissuta terribilmente dalla popolazione americana. Le tensioni e la rabbia verso le leggi e le azioni del governo inglese sfociarono il 5 marzo del 1770. In questa data a Boston un cittadino iniziò ad inveire contro le truppe inglesi che erano presenti in città. A questo punto si formò una folla che circondò i soldati inglesi e continuò ad inveire contro i soldati. Ad un militare britannico partì un colpo e la popolazione insorse e alle truppe fu ordinato di aprire il fuoco sulla popolazione.

Dopo il massacro di Boston

Dopo questo massacro alle truppe inglesi fu ordinato di uscire dalla città. Il governo inglese aveva cambiato colore passando al tory di Lord North, il quale per ironia della sorte abrogò parzialmente i Townshend act nello stesso periodo. L’unico dazio che rimase fu quello sul tè attraverso l’approvazione del Tea act del 1773. L’approvazione di quest’ultima tassa sempre a Boston provocò il Boston Tea Party che diede avvio alla serie di eventi che porteranno alla rivoluzione.

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