Possiamo davvero considerare i fichi un frutto sacro, grazie alle numerose proprietà salutari.
Frutto della Ficus carica (fico domestico), una pianta dalle origine molto antiche originaria del Medio Oriente, il fico era considerato un frutto sacro.
Nella leggenda di Romolo e Remo si narra che la cesta contenente i due gemelli, destinati a morire come frutto illegittimo della vestale Rea Silva, si arenò in un’insenatura fangosa, sotto un fico selvatico. All’ombra di questo fico la lupa nutrì i due figli di Marte e della vestale. Della pianta, divenuta sacra, si presero cura i sacerdoti del dio. Ancora oggi per gli induisti e i buddhisti i fichi sono il simbolo della conoscenza e della verità.
Ma vediamo meglio le proprietà dei fichi. Anzitutto iniziamo col dire che, nonostante si tratti di uno dei frutti più dolci disponibili in natura, contengono molte meno calorie di uva e mandarini; mentre questi ultimi infatti contengono circa 70 kcal per 100 g, un etto di fichi apportano soltanto 47 kcal.
Esistono diverse varietà di questo frutto che si distinguono per colore della buccia e periodo di maturazione. La prima grande distinzione è tra fico domestico e fico selvatico, quest’ultimo si presenta più come un arbusto e produce siconi coriacei, non dolci, non succulenti e non commestibili anche se non tossici. I siconi che noi mangiamo, sono i fiori della pianta, mentre in realtà i veri frutti sono i piccoli acheni, i futuri semi che si sviluppano all’interno dell’infiorescenza.
Le varie tipologie di fico domestico producono frutti con la buccia che va dal verde chiaro fino al viola ed esistono varietà che fruttificano una sola volta l’anno (tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno) ed altre che già in primavera producono dei fichi detti “fioroni” anche se di solito meno dolci e succosi di quelli estivi .
Tra le principali proprietà dei fichi c’è la buona quantità di fibre e mucillagini che li rendono un ottimo rimedio contro la stipsi, sopratutto per i bambini. Ma le virtù salutari dei fichi non si fermano qui: i fichi contengono potassio, ferro e calcio, oltre a buone quantità di vitamina B6; sono ricchi di enzimi in grado di aiutare l’assimilazione degli alimenti. Questi frutti vantano, inoltre, delle ottime proprietà antinfiammatorie. Possono essere usati come impacco su ascessi, gonfiori e foruncoli, molto utili anche in caso di infiammazioni polmonari e urinarie, ma anche febbre, colite e gastrite.
Sono ottimi per rinforzare ossa e denti, ma anche la vista e la pelle sono in grado di trarre benefici dalle sostanze suddette. Ci sono diversi studi che dimostrano le proprietà anti rughe dell’estratto di foglie di fico. Il buon contenuto di potassio contrasta gli effetti della grande quantità di sale contenuta negli alimenti trasformati a livello industriale e li rende un alimento utile a controllare la pressione sanguigna. Uno studio del 2015 ha rivelato che alcuni composti presenti nei fichi sono tossici per le cellule di diversi tipi di tumore umano. Il loro regolare consumo aiuta a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, contrastano la diffusione dei radicali liberi, e aiutano la salute del cuore grazie al contenuto di Omega 3 e Omega 6.
Il prodotto fresco è dunque un alimento nutriente e facilmente digeribile, la sua diffusione però pone vari problemi. Anzitutto i fichi vanno raccolti a perfetta maturazione tagliandoli dal ramo facendo bene attenzione a non staccare il peduncolo dalla buccia; dopo la raccolta i frutti si danneggiano facilmente in fase di trasporto e il prodotto si deteriora rapidamente in pochi giorni.
Tali elementi ne hanno da sempre limitato la diffusione nella grande distribuzione rimanendo piuttosto a livelli più o meno locali e per il consumo immediato.
Nelle regioni italiane maggiori produttrici di fichi (la Puglia, la Campania, la Calabria, l’Abruzzo, la Sicilia e il Lazio) nonché in altre nazioni mediterranee come la Grecia, la Turchia ed in altri stati Nordafricani, si è molto diffusa quindi la lavorazione del fico secco, il quale nutrizionalmente parlando differisce molto dal prodotto fresco. Per effetto della disidratazione quintuplica il contenuto in fibra, 100 g di fichi secchi coprono il 20% del fabbisogno di calcio ed apportano all’organismo il 30% del ferro quotidianamente necessario; aumenta il contenuto di potassio, delle Vitamine A e B nonché di zuccheri e proteine.
In cucina i fichi sono molto versatili ed utilizzati sia per preparazioni dolce che salate, oltre al semplice antipasto di fichi e prosciutto, questo frutto trova spesso posto su pizze e focacce oltre naturalmente in numerose torte e biscotti.
Per la sua conservazione, oltre al prodotto essiccato, si possono preparare confetture oppure i frutti si possono sciroppare o mettere sotto spirito.
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