Pablo Picasso, pittore spagnolo, nasce il 25 ottobre 1881.
Egli utilizzó il cognome della mamma come cognome artistico (Ruiz era il cognome del padre).
Si trasferì giovanissimo a Parigi e dopo i cosiddetti periodi blu e rosa, nel 1907 con il pittore Braque diede vita alla rivoluzione Cubista. Le sue opere furono progressivamente apprezzate e Picasso godé di fama fino alla morte avvenuta nel 1973 (al’età di 91 anni) in Francia a causa di un attacco cardiaco.
Le opere che appartengono al periodo blu e a quello rosa sono chiamate così per i colori che dominavano nei dipinti. Nel periodo blu le opere sono dominate da tristezza e malinconia, mentre in quello rosa si ritrova una maggiore gioia di vivere.
L’artista risiede a Vallauris dal 1948 al 1955 dove decide di acquistare una vecchia fabbrica di profumo dismessa dove realizzerà numerosi dipinti e sculture.
Nel 1951 festeggia i suoi settant’anni nella cappella del castello di Vallauris e decide di decorare la volta dell’anticamera attigua alla cappella. Scelto il tema della guerra e della pace, chiede ad un falegname locale di fissare sulla volta in pietra un’armatura in legno che verrà poi dipinta dall’artista nel suo laboratorio e non sul posto.
Picasso ha lavorato su delle superfici piane e non curve, l’armatura in legno è, infatti, composta da panelli lunghi 10 metri e alti circa 5 metri di cartone di fibra compressa, materiale molto flessibile.
Dal 1959, due delle sue opere, “La Guerra e La Pace” coesistono nella cappella del castello di Vallauris.
L’artista per la visione della sua opera vorrebbe che l’ambiente fosse illuminato soltanto da candele portate dai visitatori, in modo da far animare le immagini al passaggio delle piccole luci.
La Guerra su un carro antico, trasportato da cavalli, è accompagnata da un corteo di sagome nere armate e avanza prima di essere fermata dal “cavaliere della pace”.
Quest’ultimo mantiene con la mano sinistra lo scudo ornato dall’immagine di una colomba (simbolo di pace) e con la mano destra una lancia e una bilancia simbolo di giustizia, perché non può esserci pace vera se non c’ è giustizia.
I cavalli calpestano con rabbia i libri, simbolo della cultura.
Nella Pace, su uno sfondo bluastro, Picasso rappresenta le allegorie della musica, della danza, della fecondità-creatività (Pegaso, il cavallo alato). A destra, su un prato, sotto un grande sole-occhio con dei raggi di spighe, appaiono delle figure che svolgono attività creative (l’allattamento, la scrittura, la lettura).
Tutto è armonioso e i colori esprimono tranquillità.
Dopo il 1957, Picasso aggiungerà ai due pannelli iniziali una terza composizione sui temi delle “quattro parti del mondo” unite attorno alla colomba della pace