Giuramento di Strasburgo: la nascita della diplomazia romanza

Il giuramento di Strasburgo è un documento di alleanza stretto tra Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico nell’842. Questo documento oltre ad avere una grande rilevanza politica ne ha una letteraria. Esso è il primo documento redatto in lingua romanza. Per essere capito dai due fronti era scritto sia in francese antico sia in un rudimentale alto tedesco.

La successione nei Franchi

Per comprendere la necessità di questo accordo bisogna partire dal concetto di stato per i franchi. Per questo popolo germanico lo stato era una proprietà del monarca e in quanto tale era diviso in eredità tra i figli maschi del sovrano. Questo aveva portato nel corso del tempo lo stato franco a frazionarsi sempre di più.

Questa suddivisione consentì al padre di Carlo Martello di costruire il suo dominio su più domini con il titolo di Maggiordomo di corte. Carlo Martello dopo la sua vittoria a Poitiers nel 732, assicurò il dominio a suo figlio Pipino il Breve. Pipino fu legittimato nel 751 da Papa Stefano II. Il sovrano dei franchi come da tradizione suddivise il suo regno tra i propri figli, Carlo e Carlomanno.

Alla morte di Pipino il Breve, quindi, il regno fu diviso tra Carlo Magno e il fratello Carlomanno. Il futuro imperatore però fu fortunato, se possiamo definirlo in questo modo, grazie alla morte del fratello senza figli. In questo modo Carlo ereditò il territorio e l’intero possesso del regno dei Franchi. Da questa grande potenza militare iniziò la conquista del suo impero.

Già durante il suo regno Carlo si interessò al problema della sua successione. L’impero infatti fu diviso in un primo momento nel 781 e successivamente modificato nell’806. Ma questa organizzazione e suddivisione deve essere spesso modificata a causa della nascita di altri figli, la morte di alcuni oppure la diseredazione di un altro, com’è successo per Pipino il Gobbo.

Il Giuramento di Strasburgo

Alla morte di Carlo Magno nell’814, l’unico figlio che ottenne l’eredità fu Ludovico I il Pio. Ludovico nell’817 emanò la Ordinatio imperii con la quale divise l’impero tra i figli Lotario, Ludovico e Pipino. Le lotte per la successione si acuirono nel 830 con l’aggiunta di un altro figlio, Carlo. Con la morte di Pipino la situazione si semplifica lasciando solo a tre i contendenti: Ludovico, Lotario e Carlo.

Ludovico il Pio morì nell’840 e la lotta entrò nel vivo. Lotario I dichiarò guerra ai fratelli minori. Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo si allearono contro il fratello maggiore e lo sconfissero nell’841 a Fotenoy. Il 14 febbraio 842 Ludovico e Carlo con i propri eserciti si incontrarono a Strasburgo con i rispettivi eserciti e giurarono reciproca fedeltà e di non stringere mai nessuna alleanza con il terzo fratello.

Dopo Strasburgo

L’anno successivo però le lotte si risolsero in un nulla di fatto e i tre firmarono il Trattato di Verdun. L’impero fu diviso in questo modo:

  • Lotario I ottenne la striscia di terra che partendo dall’odierna Olanda arriva fino all’Italia settentrionale, dei franchi centrali;
  • Ludovico ottenne i territori ad est del Reno, dei franchi orientali;
  • A Carlo i territori più occidentali, dei franchi occidentali.

Inoltre, si decise che la dignità imperiale rimanesse a Lotario, legando in questo modo la dignità imperiale alla corona d’Italia.

Successivamente i tre fratelli continuarono a suddividere l’impero tra i diversi figli portando l’impero carolingio al suo declino nel giro di un secolo. Solo con l’affermarsi della dinastia degli Ottoni e della pratica del maggiorascato l’impero riuscirà a vivere una nuova fase di unità.

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