Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati. Sin da piccolo ha mostrato un carattere gioioso, molto ben lontano dalla personalità con la quale l’autore viene riconosciuto dalla maggioranza popolare. In virtù di quanto è stato affermato bisogna allora porsi una domanda: quali sono state le cause della sua depressione? Le origini della sua depressione vanno ricercate nella figura materna e paterna che ha rivestito un ruolo determinante nel passaggio dell’autore alla completa disperazione e al disincanto. Il padre del poeta riversa verso quest’ultimo affetto, ma ne attribuisce anche un diritto di possesso. La madre, invece, presenta un carattere freddo e distaccato, non riversando alcun tipo di balzo d’amore verso la prole. Oltre ai genitori, ci sono altri fattori che hanno concorso nel ripiegamento interiore di Leopardi: lo studio che lo ingobbisce e il lavoro effettuato con l’ausilio delle candele che gli inibisce la vista. Sebbene nel corso della sua vita ha compiuto diverse fughe, Leopardi non si distacca mai dalla figura paterna, poiché necessita sostentamento economico e presenta una dipendenza psicologico verso quest’ultimo. È pur vero che quando è intento a comporre le proprie opere, egli perde la propria introversione, incontrando all’interno di esse un uomo spiritoso e temerario, pronto ad attaccare intellettuali e personaggi da salotto, responsabili della cattiveria dell’aristocrazia dell’epoca.