Francesco D’Assisi nacque ad Assisi nel 1182. Egli era conosciuto per il suo stile di vita minimale, soprattutto per il suo spogliarsi dei beni materiali. Francesco, figlio di Pietro di Bernardone e di Madonna Pica, fu battezzato con il nome Giovanni dalla madre, ma poi il padre lo fece battezzare con il nome di Francesco. Da ragazzo si dedicò all’attività di commercio di stoffe del padre. Nel 1203-1204 Francesco partecipò alla crociata in direzione di Gerusalemme, facendo parte dei cavalieri. Però, quando egli raggiunse Spoleto, si ammalò e trascorse la notte presso la chiesa di San Sabino. Durante la notte egli affermò di aver avuto due rivelazioni: la prima, in cui egli disse di aver sentito una voce che gli diceva che il castello che Francesco vedeva sarebbe stato suo; la seconda, in cui questa voce gli chiese se egli seguisse il servo o il padrone, ma il religioso, rispondendo che seguiva il padrone, ma in realtà egli stava seguendo il servo, cambiò idea e ritornò ad Assisi. Un giorno egli era a Roma, dove doveva vendere della merce. Il ricavato della merce lo diede ai poveri e scambiò le sue merci con un mendicante, elemosinando poi davanti alla porta di San Pietro. L’episodio più significativo della sua conversione fu nella chiesa di San Damiano. Mentre pregò, il religioso sentì il crofisso della chiesa dire che quest’ultima si stava per rovinare definitivamente, e chiese a Francesco se la potesse riparare. Egli prese delle stoffe dal negozio del padre e si diresse a Foligno per venderle. Tornato dal viaggio, egli offrì il denaro ottenuto al sacerdote della chiesa, ma quest’ultimo rifiutò per paura che il padre del ragazzo potesse adirarsi. Pietro di Bernardone cercò di fargli cambiare atteggiamento, denunciando il figlio ai consoli. Il ragazzo, però, chiese aiuto al vescovo, che accolse il giovane alla chiesa. In seguito a diverse peripezie, egli diede origine al francescanesimo, che era un movimento volto contro la corruzione ecclesiastica del suo tempo. Uno dei luoghi principali in cui Francesco apprese la sua conversione, accolse i primi frati e Santa Chiara e dove ricevette il Perdono d’Assisi, fu la Porziuncola. Essa è una chiesa molto importante per il santo, poichè in essa il religioso sostava a pregare, inviava i suoi frati a diffondere la pace, e soprattutto nel 1205 vi fondò l’Ordine Francescano. Il religioso, però, fu anche un letterato di successo. La sua opera più importante è il “Cantico delle creature”. Il “Cantico delle creature” è un cantico composto nel 1224. Esso è una lode verso Dio, in cui Francesco esalta tutti i valori della natura, poichè essa ha tratto origine da Dio, e con ciò evidenziare il valore di fratellanza che dovrebbe caratterizzare il mondo. Gli ultimi anni di vita di Francesco furono caratterizzati da problemi alla vista e al fegato. Nel 1226 egli era situato presso le sorgenti del Topino, dove però chiese di poter morire nel luogo che egli preferiva, ovvero Porziuncola. Il 3 ottobre dello stesso anno spirò. Il suo corpo fu sepolto nella chiesa di San Giorgio. Nel 1230, le sue spoglie furono trasferite nella basilica attuale.