Fontana di Trevi

 

 

Nel 1732, Nicola Salvi inizia a costruire la Fontana di Trevi che verrà successivamente conclusa nel 1762 da Giuseppe Pannini. Simbolo della “dolce vita” romana, la fontana è l’ultima creazione del Barocco romano.
Ricca di figure allegoriche e mitologiche, essa è accompagnata dalla “reggia di Oceano”, un palazzo – arco di trionfo da cui si affaccia la colossale figura barbuta del dio sul suo carro a forma di conchiglia trainato verso la vasca da due cavalli marini accompagnati da tritoni. Ai suoi lati la raffigurazione della Salubrità e dell’ Abbondanza nonché i rilievi con le storie della scoperta dell’antica fonte.
Salvi realizza una grande platea simulante un ampio paesaggio roccioso che occupa quasi interamente la piazza antistante la facciata di palazzo Poli che viene scompartita nella parte centrale mediante un ordine gigante di quattro colonne corinzie così da formare un enorme arco trionfale.
L’impressione generale è quella di una continua metamorfosi tra il mondo naturale, rappresentato nelle sue differenti forme, e l’ artificio costituito dall’architettura e dalla scultura stessa con cui si mette in scena una grandiosa allegoria del transitorio.
L’acqua genera il movimento perpetuo attraverso cui tutto scorre e si trasforma

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