Innanzitutto siamo macchine, siamo esseri umani che conoscono il proprio funzionamento corretto ma, troppo spesso a causa di fattori esterni tendono a trascurarlo. Crescendo, però, impariamo a lavorare sulla consapevolezza, cerchiamo di tornare al nostro corpo e alle nostre percezioni.
Per crescere agiamo, per agire è fondamentale energia; viene spontaneo domandarsi: quanto è importante una buona benzina per un funzionamento ottimale?
Nasciamo dalla consapevolezza
La consapevolezza nella nutrizione è fondamentale in tempi dove l’immagine è sempre più importante, dove abbiamo cibo in eccesso e non siamo tenuti a muoverci costantemente. Tutti questi fattori contribuiscono ad una percezione distorta del nostro corpo, delle sue necessità basilari e a desiderare, molto spesso, molto più di ciò che naturalmente saremmo portati a volere. Per questo, comprendere il fabbisogno giornaliero di ciascuno in base alle attività quotidiane è importante: educhiamo sempre più i ragazzi ad un’alimentazione nella consapevolezza piena di sè.
Le nostre energie in entrata
Il fabbisogno calorico è una mera addizione di 3 importanti componenti: metabolismo basale, S.E.G(somma energetica giornaliera) , A.D.S.(Azione dinamico specifica).
Il fabbisogno calorico non è altro che energia in entrata necessaria per sostenere tutto ciò che il corpo fa nella giornata:
– quello che il nostro corpo fa aldilà di noi (metabolismo basale)
– quello che noi facciamo (S.E.G)
– le energie impiegate dal nostro corpo per permettere di sintetizzare le sostanze nutritive(A.D.S).
Il fabbisogno calorico non può essere ricondotto esclusivamente ad uno sterile calcolo, eludendo completamente la sfera psicofisica e i cambiamenti ormonali, che mutano il nostro interno e che rendeno tutti i giorni il nostro corpo differente.
Con questa consapevolezza e tenendo conto dei limiti della matematica, teniamo più in conto la qualità della nostra nutrizione che la quantità. Migliore è infatti uno stile di vita basato sulla qualità dell’alimento piuttosto che sulla quantità.
Il metabolismo basale (60% / 70%)
Il metabolismo basale è la necessità giornaliera di energia richiesta dal nostro corpo per portare avanti le funzioni vitali primarie in stato di digiuno, a temperatura termica costante (una temperatura bassa rispetto alla media richiederà al corpo più energie per mantenere la propria temperatura) e in assoluto riposo.
Il M.E.T viene influenzato da diversi fattori:
– sesso
– età
– superficie corporea
– etnia ( le popolazioni asiatiche hanno un più basso metabolismo basale)
– composizione corporea
– stato di veglia e affaticamento
– secrezioni endocrine
– temperatura e clima
– nutrizione
– attività
– condizioni (gravidanze, malattie etc.)
Come calcolare il METABOLISMO BASALE?
1) Uno dei metodi più comuni di calcolo è il MET:
Kg x 24 (uomo)
Kg x 24 x 0.85 (donna)
2) Un altro metodo prevede una semplice moltiplicazione tra peso corporeo e un valore fisso:
Uomini= 32-34
Donne= 30-32
Es. 80 (kg) x 32 – 34
3) Un ulteriore metodo nel caso in cui il soggetto sia leggermente in sovrappeso è:
– per gli uomini: Altezza in m al quadrato x 700-750
-per le donne: Altezza in m al quadrato x 600-650
es. 1,70 (m al quadrato) x 700 – 750
Attività fisica (20%/30%)
Le attività svolte dall’individuo durante la giornata rientrano all’interno del calcolo del fabbisogno calorico.
Per ogni attività svolta si utilizza energia che deve essere reintrodotta attraverso il cibo per creare un equilibrio. Il calcolo avviene con la moltiplicazione del tempo impiegato per l’attività, il consumo calorico stabilito per quell’attività e il peso corporeo dell’individuo.
Kcal (per kg) x kg x Tempo (in ore)
o
MET x peso x 3.5 x durata
A.D.S (10%)
Equivale all’energia sprigionata dall’ossigeno per poter mettere in atto i processi metabolici che avvengono con l’assunzione dei nutrienti.
L’energia richiesta è differente per le tre diverse tipologie di nutrienti:
proteine: 30%
carboidrati: 8%
grassi: 3%
I.M.C (Indice di massa corporea)
Per stabilire il nostro stato fisico e farne un’anamnesi è importante venire a conoscenza del nostro I.M.C. (indice di massa corporea).
Il suo calcolo ci dà la possibilità di inserire il nostro valore in una scala ideale che ci possa permettere di comprendere, in base alle nostre specifiche, la nostra attuale condizione fisica.
I.M.C. = Peso in kg / altezza al metro quadrato
Ad esempio, se Laura pesa 60 ed è alta 1.62cm il suo IMC sarà di 22.
Dai dati(relativa alla tabella del I.M.C) sotto riportati definiamo la sua condizione normopeso.
IMC < 16 sottopeso
18.50< IMC <24,99 normopeso
25< IMC < 29.99 sovrappeso
Tuttavia non può ritenersi totalmente soddisfacente quanto metodi quali la plicometria, sicuramente più attendibili.
Energia e consapevolezza di noi
Molto spesso il nostro corpo parla per noi. Cosa più importante gli altri vedono di noi l’immagine che noi desideriamo dare di noi stessi o che inconsapevolmente assumiamo trascurandoci e non dandoci tempo. Così finiamo per mettere troppa benzina o troppa poca benzina nel nostro motore e i nostri vestiti diventano troppo stretti o troppo larghi: il nostro corpo non ci segue….o siamo noi che non lo seguiamo? Imparare a gestire la nostra mente in relazione al nostro corpo e alla vita frenetica che conduciamo non è facile: nessuno ce lo insegna. L’alimentazione nel rispetto di noi stessi e nella piena consapevolezza è la base per poter “funzionare bene”.
Tutte le attività e le abitudini corrette contribuiscono a renderci gli esseri umani che potenzialmente possiamo essere. La benzina che introduciamo è fondamentale per mantenere il nostro corpo in buono stato di salute e fare del nostro aspetto lo specchio della nostra anima bilanciata.