Le conseguenze del dopoguerra in Europa

Le conseguenze del dopoguerra in Europa: quando nel 1945 si aprì la Conferenza a Jalta dei capi di Stato delle maggiori potenze Alleate (Stati Uniti, Inghilterra, Unione Sovietica), impegnate nella guerra contro la Germania di Hitler, le sorti di quel paese erano segnate. Neanche le cosiddette “Wunderwaffen” (le armi miracolose) riuscirono a cambiare le sorti del conflitto a favore del Terzo Reich, solo la resa senza condizioni era la soluzione.
Conclusa la guerra alla Germania nel maggio 1945, il problema principale delle potenze Alleate era quello di gestire e mantenere la pace. Venne discussa la creazione di una organizzazione mondiale che avrebbe gestito la futura pace: nacque quella che oggi conosciamo come Organizzazione delle Nazioni Unite o semplicemente ONU. La conferenza venne vista come un grande evento per la creazione dei diritti di tutti i popoli e la vittoria della democrazia. Le tre grandi potenze raggiunsero un accordo sul futuro dello Stato Tedesco che prevedeva il disarmo, la smilitarizzazione e la spartizione della Nazione. Si stabilì anche la suddivisione dell’Europa: l’Occidente agli Anglo-Americani, l’Oriente all’URSS che si affermava come potenza antagonista agli USA.
Sotto l’Unione Sovietica si andavano affermando quei stati di stampo a regime comunista che avrebbero costituito un’alleanza militare: il Patto di Varsavia. Dall’altro lato, i principali paesi dell’Europa occidentale che si unirono in un’alleanza militare con gli Stati Uniti, formando la NATO (o il Patto Atlantico), per scongiurare il pericolo comunista con difesa reciproca.
In Germania, occupata dalle forze vittoriose, nasceva la Repubblica Federale Tedesca, gestita dal Patto Atlantico, e la Repubblica Democratica Tedesca che divenne zona Sovietica.
La guerra provocò distruzione e un numero alto di morti, assai più numerosi tra i civili che tra i militari. Guardando il dopoguerra su vari piani si può affermare: un equilibrio militare tra le due superpotenze, USA e URSS (un equilibrio del terrore nucleare); sul piano politico venne creato all’interno dell’ONU il Consiglio di Sicurezza; in campo economico, viste le disastrose condizioni in cui versavano i paesi europei, gli Stati Uniti adottarono l’European Recovery Program, allo scopo di aiutare la ricostruzione delle disastrate economie europee.
La seconda guerra mondiale aveva diviso il continente europeo in due; come disse Winston Churchill, una cortina di ferro con la formazione di due blocchi contrapposti, est ed ovest, e del sistema della “Guerra Fredda”

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