Elezioni regionali 2020

Il 20 e 21 settembre prossimi tutti gli elettori saranno chiamati alle urne per il Referendum costituzionale. Insieme al referendum, in 7 regioni, si voterà anche per le elezioni regionali. In questo articolo parlerò di tutti i candidati nelle varie regioni ed anche degli ultimi risultati dei sondaggi.

Regionali in Veneto

Partiamo dalla regione nella quale il risultato pare più scontato, e vedremo perchè: il Veneto.

L’attuale Presidente della Regione è Luca Zaia, che governa il Veneto dal 2010. Zaia appartiene da sempre alla Lega e la sua carriera politica inizia nel 1993 quando si candida alle comunali del suo paese di origine, già nelle file dell’allora Liga Veneta. (che prenderà il nome di Lega Nord)

Prima di essere eletto alla guida del Veneto, Zaia è stato Ministro delle Politiche Agricole sotto il Governo Berlusconi IV (2008-2010). Ancor prima fu Vicepresidente del Veneto, dal 2005 al 2008.

Zaia è un politico molto apprezzato in Veneto, egli infatti ha portato avanti il referendum sull’autonomia della Regione (2017), che è un tema molto sentito in Veneto. Il suo carattere decisionista e le sue politiche autonomiste gli hanno permesso di radicarsi molto nell’elettorato veneto. Per questo motivo pare ormai senza dubbio che a settembre vi sarà la sua 3° vittoria alle elezioni regionali, anche perchè il Veneto è una regione storicamente leghista.

Ma chi sono gli avversari di Zaia? Il centrosinistra in questa regione corre diviso: il Pd ha presentato come candidato Arturo Lorenzoni mentre Italia Viva Daniela Sbrollini. Lorenzoni è l’attuale vice-sindaco di Padova ed è un Professore universitario, non è una figura politica, infatti proviene dalla società civile. Lui è il principale candidato contro Luca Zaia ed ha un compito piuttosto impossibile: vincere. L’onorevole Sbrollini invece è una Deputata di Italia Viva e a differenza di Lorenzoni è una politica di professione.

Gli ultimi sondaggi attribuiscono a Zaia una percentuale tra il 60 e il 70% con Lorenzoni intorno al 20%. Pare scontatissima la rielezione di Zaia.

Regionali in Campania

Un altro dei Presidenti di Regione più popolare in Italia è Vincenzo De Luca. Ha acquisito fama (anche all’estero) durante il lockdown per via dei richiami alla responsabilità ai suoi concittadini anche con alcune espressioni che fanno molto sorridere. De Luca è un politico di lungo corso, già Sindaco di Salerno è stato molto presente nella politica regionale. Egli è sempre appartenuto al campo della sinistra (era membro del PCI) ed oggi è il principale esponente del centrosinistra in Campania.

De Luca vinse nel 2015 con un margine di circa 3 punti contro Stefano Caldoro, del centrodestra. L’attuale Presidente è stato molto apprezzato per la gestione della pandemia nella sua regione, infatti in Campania – nonostante l’altissima densità di popolazione e i frequenti scambi con il Nord – la pandemia è stata contenuta a poche migliaia di casi.

L’avversario principale di De Luca alle prossime regionali è di nuovo Stefano Caldoro, esponente di Forza Italia, anche lui ha un lungo trascorso nella politica regionale. Egli infatti è stato Presidente della Campania tra il 2010 e il 2015 e guida l’opposizione di centrodestra nel Consiglio regionale dal 2015.

Anche il Movimento 5 Stelle punta sulla candidata delle scorse elezioni, Valeria Ciarambino, alla quale, secondo i sondaggi, dovrebbe andare una percentuale tra il 12 e il 18%. Il M5S, invece, dovrebbe risultare il primo partito della regione.

Gli ultimi sondaggi sulla sfida De Luca-Caldoro indica una probabile vittoria dell’attuale Presidente. Vi è addirittura un sondaggio dell’istituto Winpoll Arcadia che attribuisce a De Luca quasi il 65% dei voti. Un altro sondaggio*, invece, attribuisce a De Luca il 45%, con un vantaggio di 6 punti su Caldoro.

*Istituto Noto

Regionali in Toscana

L’attuale Presidente della Regione Toscana è Enrico Rossi. Rossi, come Zaia, è Presidente dal 2010 ma a differenza sua, Rossi appartiene all’area di centrosinistra. La Toscana è una regione storicamente “rossa”, la presenza del PCI prima e del PD dopo in questa Regione è sempre stata forte. La Toscana, inoltre, è stata l’unica regione dove il centrosinistra si è classificato primo alle scorse elezioni europee.

Nelle elezioni di quest’anno i candidati principali sono:

  • Eugenio Giani, centrosinistra (PD)
  • Susanna Ceccardi, centrodestra (Lega)

Giani è un politico fiorentino, sempre legato alla politica locale e mai a quella nazionale. Nella sua carriera egli ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale fiorentino e Consigliere comunale mentre attualmente è Presidente del Consiglio Regionale della Toscana. La sua candidatura è sostenuta dall’intero centrosinistra, che a differenza del Veneto qui corre unito. Secondo gli ultimi sondaggi ha un vantaggio sull’avversaria tra i 5 e 10 punti.

Susanna Ceccardi proviene invece da Pisa ed è un’esponente leghista. Attualemente ricopre il ruolo di Eurodeputata rappresentando la circoscrizione dell’Italia Centrale. Prima ancora è stata eletta, nel 2016, Sindaca di Cascina (Pisa), carica dalla quale si è dimessa l’anno scorso quando è stata eletta Eurodeputata. Andando indietro ancora, nel 2013, Ceccardi si candida alle politiche come Deputata ma non risulterà eletta.

Per il M5S si candida Irene Galletti, anch’essa Pisana e attuale consigliere regionale. Per lei i sondaggi indicano una percentuale tra il 5 e 10%.

Elezioni in Puglia

Passiamo ora alle elezioni regionali in Puglia. In questa regione, come in Veneto, il centrosinistra corre diviso, con 2 candidati diversi.

Partiamo dal Presidente uscente, Michele Emiliano, che corre per il centrosinistra “classico” ovvero quello a guida PD. Emiliano è Presidente dal 2015 e da quando è in politica si è dedicato al suo territorio, con la sola eccezione del 2017 – quando si è candidato a segretario del PD. Prima di candidarsi a cariche politiche, Emiliano ha svolto l’attività di magistrato per circa 15 anni. Abbandona la carriera giuridica per candidarsi a Sindaco di Bari nel 2004, elezioni che vincerà e che lo porteranno a governare il capoluogo pugliese per 10 anni. Nel 2015 si candida alle elezioni regionali Pugliesi, che vince con il 47% dei voti.

Il candidato del centrodestra è Raffaele Fitto, esponente di FDI. Fitto è in politica dalla metà degli anni’90 ed ha ricoperto cariche nazionali, locali ed europee. Attualmente è un Europarlamentare, eletto nel 2014 e riconfermato nel 2019, del gruppo “Conservatori e Riformisti Europei”. E’ stato già Presidente della Puglia da 2000 al 2005, mentre dal 1995 al ’98 ne è stato Vicepresidente. Ha anche ricoperto incarichi ministeriali e parlamentari a Roma:

  • Dal 2008 al 2011 è stato Ministro per i Rapporti con le Regioni
  • Dal 2006 al 2014 è stato Deputato

Gli altri candidati più importanti sono Antonella Laricchia per il M5S e Ivan Scalfarotto per Italia Viva (con una coalizione di centro). Il centrosinistra si è diviso perchè i partiti di centro (IV, Azione e +E) ritengono Emiliano un candidato troppo di sinistra e dai caratteri addirittura populisti. Ricordo che Emiliano è un sostenitore dell’allaeanza organica tra PD e M5S (alla quale IV, Azione e +E sono contrari)

Gli attuali sondaggi indicano che la regione è competitiva sia per il CDX che per il CSX, il vantaggio del CDX è di pochi punti sul CSX.

Elezioni in Liguria

Passiamo alla Liguria. Questa regione pare l’unica dove verrà sperimentata di nuovo l’alleanza tra il Pd ed il M5s per le regionali. Vediamo insieme i candidati.

Il Presidente uscente, del centrodestra, è Giovanni Toti. Toti appartiene al partito “Cambiamo!” che l’anno scorso si è originato da una scissione da Forza Italia. Toti si è ricandidato alla guida della Liguria rappresentando l’intero CDX, come aveva già fatto nel 2015. Prima di essere eletto, dal 2014 al 2015 ha ricoperto l’incarico di Eurodeputato per Forza Italia. L’attuale Presidente ligure era un giornalista, nel 1997 entra a far parte di Mediaset ed è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2006.

L’avversario di Toti non è ancora ufficiale, ma dovrebbe essere il giornalista Ferruccio Sansa. Sansa dovrebbe essere il nominativo indicato da PD e M5s come candidato del centrosinistra, come detto Sansa è un giornalista e non è mai stato impegnato in politica. Attualmente lavora per Il Fatto Quotidiano.

Italia Viva ha deciso di presentare un suo candidato non aderendo quindi all’alleanza tra PD e M5s. La candidata renziana è Elisa Serafini.

I sondaggi indicano un vantaggio piuttosto solido di Toti che è avanti di circa 8 o 10 punti su Sansa. La Serafini si attesta attorno al 3-4%.

Elezioni nelle Marche

Passiamo alla regione di Giacomo Leopardi. Il Presidente uscente è Luca Ceriscioli, del centrosinistra. Non ripresenta la sua ricandidatura per quest’anno.

Gli sfidanti sono:

  • Maurizio Mangialardi, centrosinistra (PD)
  • Francesco Acquaroli, centrodestra (FdI)
  • Gianmarco Mercorelli, 5 Stelle

Mangialardi è sostenuto dall’intero centrosinistra ed è l’attuale Sindaco di Senigallia. Ha ricoperto ruoli quali Consigliere comunale e Assessore sempre in ambito locale. Le liste che lo sostengono vanno dalla sinistra di Art.1 sino ai partiti più moderati come Azione e Italia Viva, ovviamente passando per il PD che è il partito principale del CSX in Italia.

Acquaroli è un esponente di Fratelli d’Italia è si è già candidato alle scorse regionali, dove ha preso il 19%. E’ Deputato dal 2018 ed in passato è stato Sindaco di Potenza Picena (MC). E’ noto alla stampa quando nell’ottobre del 2019 è stato reso noto il fatto che egli avrebbe partecipato a d una cena per commemorare l’anniversario della Marcia su Roma.

Gli attuali sondaggi indicano un vantaggio per il centrodestra abbastanza solido anche se la Regione può essere sempre competitiva.

Elezioni in Valle d’Aosta

Si vota anche nella Regione più piccola d’Italia, qui le elezioni si sono svolte già nel 2018 ma il Consiglio Regionale è stato sciolto anticipatamente per via di un’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta e quindi i Valdostani dovranno votare di nuovo.

Il Presidente uscente è Renzo Testolin, appartenente al partito autonomista “Union Valdostaine” collocato a centro. Testolin si ricandida alla Presidenza.

In Valle d’Aosta il sistema elettorale è proporzionale, a differenza delle altre regioni al voto. Quindi qui il Presidente verrà eletto dal Consiglio Regionale dopo lo svolgimento delle elezioni. I candidati Presidente, comunque, vengono scelti dai partiti prima delle elezioni e saranno quelli che dovranno avere la maggioranza.

Se il centrosinistra quindi punta di nuovo sull’autonomista Testolin, il centrodestra punta sulla Forzista Emily Rini che è l’attuale Presidente del Consiglio Regionale.

L’ultimo sondaggio risale a febbraio ed indica la Lega come primo partito, non si conoscono i dati sui singoli candidati perchè come già detto esso viene eletto/a dal Consiglio regionale e non direttamente dagli elettori.

La mappa delle regioni al voto nel 2020: in ARANCIONE le regioni che hanno già votato (Emilia-Romagna e Calabria), in VERDE ACQUA le regioni che andranno al voto a settembre.

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