«Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie» è il testo della poesia “Soldati” di Giuseppe Ungaretti. In questo clima di incertezza e di paura è necessario provare a capire meglio le misure adottate dal Governo a scopo precauzionale.
A causa del Covid-19 si allargano le zone rosse
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato nella notte di ieri prevede l’allargamento della zona rossa a tutta la Regione Lombardia e, in particolare, alle provincie di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Per i cittadini della zona rossa sono state adottate una serie di misure che mirano a bloccare gli spostamenti verso le altre regioni, oltre che alla chiusura di buona delle scuole. Si restringono il più possibile le occasioni di contatto sociale pertanto, viene limitata l’attività dei bar e ristoranti alle 18,00. Sono sospese anche le attività dei comprensori sciistici.
Sospese le attività esterne
A causa del Covid-19 per il resto del territorio nazionale, il Decreto prevede la sospensione di manifestazioni, eventi, spettacoli, meeting e congressi di qualsiasi natura. Sono sospese, altresì, le attività di pub, sale scommesse, sale bingo, scuole di ballo, sale giochi, discoteche e locali assimilati. Sono stati chiusi anche musei, cinema e teatri in tutto il territorio nazionale.
Sospese anche le funzioni religiose, ivi incluse le celebrazioni funebri. La CEI in un comunicato diramato nella serata di ieri ha affermato che le misure adottate dal Governo sono state accolte per contribuire alla tutela della salute pubblica, sebbene rappresentino un motivo di sofferenza e tristezza per sacerdoti e fedeli.
Le manifestazioni sportive destano maggiore polemica in queste ultime ore, in quanto il Ministro Vincenzo Spadafora avrebbe preferito lo stop delle partite di Serie A. Il Decreto prevede che possono tenersi eventi e manifestazioni sportive, ma a porte chiuse.
Gli esercizi commerciali potranno restare aperti a condizione che prevedano dei sistemi di accesso contingentato e che si rispettino le distanze di sicurezza.
Le regioni del Sud hanno previsto, con ordinanze proprie, per i cittadini che si sono spostati della aree della zona rossa verso sud, l’obbligo di registrarsi presso ASL e Comuni. È necessario comunque osservare un periodo di quarantena domiciliare di 14 giorni, con il divieto di contatti sociali, come si legge, ad esempio, nell’ordinanza del Presidente della Giunta regionale campana.
Insomma è un’Italia che sta affrontando una situazione complessa, ma non del tutto nuova. Ne I promessi sposi, Manzoni racconta della peste che colpì Milano tra il 1630 e il 1631. In quella drammatica situazione molti fedeli organizzarono processioni per la città per chiedere la fine della Peste. La soluzione fu quella di un maggior contagio e un maggior numero di vittime.
Per cui è importante in questa fase rispettare rigorosamente le direttive delle autorità sanitarie che sono quelle di avere maggior cura dell’igiene personale e soprattutto evitare il più possibile luoghi affollati onde bloccare il più possibile il contagio per non affollare le terapie intensive degli ospedali che già sono in una situazione di affanno.