Caravaggio: “Canestra di Frutta”

Canestra di Frutta, Michelangelo Merisi, 1594-1598, olio su tela, 49×62 cm, Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

La Canestra di Frutta rientra nella prima produzione artistica di Michelangelo Merisi.
Il pittore, ispirandosi ai fiamminghi, decide di rappresentare la natura morta che considerava già come opera in sé .
Michelangelo Merisi, noto anche come Caravaggio, potrebbe essere considerato oltre che  pittore anche  investigatore per la sua indagine sulla realtà. L’artista cerca di riprodurre sempre il vero e non il bello, a differenza dei suoi predecessori che ricercavano la bellezza e la perfezione.
Per Caravaggio dipingere significa accettare la vita così com’è, senza abbellimenti e con tutte le sue imperfezioni.
La Canestra di Frutta è appoggiata su un piano di legno, lo sfondo  neutro aiuta l’artista a rendere protagonista la natura morta, ma rende il dipinto bidimensionale. Per donargli profondità l’artista pone la canestra in bilico sulla mensola, che tende verso lo spettatore.
I dettagli sono descritti  perfettamente, Caravaggio dipinge la mela mangiata dal bruco, le foglie secche e maculate, la polvere sugli acini d’uva.
La luce proviene dall’angolo in alto a sinistra e, differentemente dagli altri suoi dipinti, lo sfondo è chiaro, e  non crea un’atmosfera drammatica e cupa.
Caravaggio rappresenta le cose così come sono, senza filtri, intento a rappresentare la realtà, la fragilità e la caducità della vita

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