La Canestra di Frutta rientra nella prima produzione artistica di Michelangelo Merisi.
Il pittore, ispirandosi ai fiamminghi, decide di rappresentare la natura morta che considerava già come opera in sé .
Michelangelo Merisi, noto anche come Caravaggio, potrebbe essere considerato oltre che pittore anche investigatore per la sua indagine sulla realtà. L’artista cerca di riprodurre sempre il vero e non il bello, a differenza dei suoi predecessori che ricercavano la bellezza e la perfezione.
Per Caravaggio dipingere significa accettare la vita così com’è, senza abbellimenti e con tutte le sue imperfezioni.
La Canestra di Frutta è appoggiata su un piano di legno, lo sfondo neutro aiuta l’artista a rendere protagonista la natura morta, ma rende il dipinto bidimensionale. Per donargli profondità l’artista pone la canestra in bilico sulla mensola, che tende verso lo spettatore.
I dettagli sono descritti perfettamente, Caravaggio dipinge la mela mangiata dal bruco, le foglie secche e maculate, la polvere sugli acini d’uva.
La luce proviene dall’angolo in alto a sinistra e, differentemente dagli altri suoi dipinti, lo sfondo è chiaro, e non crea un’atmosfera drammatica e cupa.
Caravaggio rappresenta le cose così come sono, senza filtri, intento a rappresentare la realtà, la fragilità e la caducità della vita