Il Capodanno è per antonomasia il primo giorno del calendario gregoriano, quest’ultimo creato ed istituito da Papa Gregorio XIII il 4 Ottobre 1582 ed impiegato dalla stragrande maggioranza dei Paesi del mondo. Prima di esso c’era il calendario detto giuliano, in uso presso gli antichi Romani, promulgato da Giulio Cesare in quanto ricoprente il ruolo di pontifex maximus.
Gregorio introdusse, anche grazie alle scoperte di Niccolò Copernico, questa tipologia di calendario solare, diviso in 365 o 366 (anno bisestile) giorni, quattro stagioni e 12 mesi. Ad oggi solo una manciata di Stati nel mondo non utilizza questa tipologia di calendario tra cui l’Iran, il Nepal, l’Etiopia e l’Afghanistan: ci sono inoltre altri Stati che hanno introdotto un calendario locale che viene utilizzato dalle popolazioni native di quelle regioni in contemporanea a quello gregoriano.
Come ben sappiamo, però, la Terra è disseminata di innumerevoli e variopinte culture, ognuna con caratteristiche proprie ed è quindi plausibile che per motivi più o meno importanti ognuna abbia il proprio peculiare Capodanno. Infatti non è detto che se il nostro anno finisca il 31 Dicembre e inizi il 1° Gennaio significhi che anche in Cina, in Russia o in Etiopia sia lo stesso.
Nella parte che andrò a delineare spiegherò in modo più o meno dettagliato come altre culture vadano festeggiando il Capodanno.
Capodanno cinese:
Il Capodanno cinese (la festività dura 15 giorni) non ha questo nome, bensì “festa di primavera” oppure “capodanno lunare” e ogni anno cade sempre in un giorno differente ogni anno: i mesi cinesi ,infatti, sono scanditi dai noviluni; ovvero da quel momento nel quale la superficie visibile della Luna è celata a causa dell’ombra proiettata dalla Terra, ed è per questo che il nuovo anno cinese inizia nel secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno, cioè grossomodo tra il 21 Gennaio e il 19 Febbraio (quest’anno il 25 Gennaio 2020).
L’inizio del nuovo anno cinese ha origini di natura mitica: si dice infatti che in tempi antichi vivesse un mostro mangiauomini chiamato Nian il quale, ogni 12 mesi, uscisse fuori dalla sua caverna per divorare esseri umani ed ecco che per scacciarlo ed impaurirlo le popolazioni del tempo usavano fuochi d’artificio, luci rosse e rumori forti. Queste azioni, casualmente, sono attività che anche noi pratichiamo e oggigiorno in Cina si ha la “festa delle lanterne” e la “danza del leone”, quest’ultima è un ballo particolare in cui alcune persone ne rincorrono un’altra indossante una maschera da leone proprio come nel mito.
Capodanno ortodosso:
Altro Capodanno diverso da quello occidentale è quello ortodosso, caratteristico dei Paesi slavo-ortodossi come Serbia, Ucraina, Macedonia del Nord e Russia: qui infatti, data l’adozione solamente recente del calendario gregoriano (nel 1918) e la permanenza di quello giuliano, l’inizio dell’anno nuovo è circa due settimane dopo quello dell’Europa dell’ovest. Pur avendo adottato il calendario gregoriano e il primo giorno di Gennaio sia festa nazionale in Russia, come in Ucraina, si è volutamente mantenuta l’usanza di festeggiare la nuova annata tra il 13 e il 14 Gennaio. Danze popolari, canti, ma anche una tranquilla cena in famiglia sono le attività predilette, molto più “sobrie” di quelle utilizzate per festeggiare l’inizio dell’anno nuovo in Occidente poichè ci si vuole soffermare principalmente sull’anno passato per riflettere e per ideare nuovi propositi per il futuro.
Capodanno coreano:
Capodanno collegato a quello cinese, ma con caratteristiche proprie è quello coreano che è festeggiato il primo giorno del calendario lunare e coincidente con quello cinese (I festeggiamenti qui durano 4 giorni). Anche qui abbiamo una festa di tipo familiare nel quale si festeggia con i propri cari, dilettandosi nei giochi tradizionali da tavolo e facendo volare aquiloni (uomini e ragazzi) oppure divertendosi con l’altalena (ragazze). Inoltre, se non si volesse fare un Capodanno in casa, si può optare per una visita alle località balneari più vicine in attesa delle prime luci dell’alba.
Capodanno islamico:
Il Capodanno islamico è totalmente diverso rispetto a quelli sopra descritti: qui abbiamo un anno di 354 giorni formato da 12 mesi lunari cioè ideati in base alle fasi e al moto della Luna. Il primo mese del calendario islamico, Muharram, è il primo dei quattro mesi sacri dell’Islam è ha nel suo primo giorno l’inizio dell’anno islamico (l’anno 2020 corrisponde al 1442 del calendario islamico e il mese di Muharram corrisponde alle date comprese tra il 20 Agosto e il 17 Settembre).
Qui abbiamo anche una differenziazione tra musulmani sciiti e sunniti: gli sciiti commemorano Muharram tramite digiuno e preghiere per rispetto verso Husayn ibn Alì, figlio di Alì fondatore dello sciismo, corrente minoritaria all’interno dell’Islam e prevalente in Iran, martirizzato proprio in quei giorni. Altro discorso vale per i sunniti, la corrente maggioritaria all’interno dell’Islam, che non devono seguire necessariamente la via del digiuno, pur potendola comunque seguire. Caldamente sconsigliate sono le feste, lo scambio di doni oppure le attività troppo sfarzose poichè sono considerate haram (“divieto”). Questo non accade nel Nordafrica influenzato dalla cultura occidentale nel quale feste e canti sono permessi e non sconsigliati.
Capodanno africano:
Infine, ma non meno importanti e assolutamente diversi l’uno dall’altro, abbiamo il Capodanno “africano” e quello ebraico. Scrivo “africano” perchè l’Africa è un enorme calderone di culture diversissime tra loro, di innumerevoli religioni, ma più o meno divisa in due da una linea invisibile che la suddivide in una parte musulmana e una cristiana.
Come si può intuire, infatti, ambedue le parti festeggiano il Capodanno in maniera non dissimile dall’Europa (parte cristiana) e dal Medio Oriente (parte islamica), ma i festeggiamenti sono fortemente influenzati dalle tradizioni locali e dal territorio: umiltà, parsimonia e tranquillità sono le caratteristiche del Capodanno dell’Africa Centrale mentre in Tanzania e in Kenya si può andare a festeggiare in chiesa il 31 Dicembre al ritmo di danze sfrenate e musiche tradizionali.
Capodanno ebraico:
Tutto particolare è anche il Capodanno ebraico (“Rosh Ha Shana”) che segue il proprio peculiare calendario (che è lunisolare, cioè comprendente sia quello solare che quello lunare, come quello cinese). Il Capodanno ebraico coincide col primo giorno del mese di Tishri che è il primo mese dell’anno ebraico e non può cadere nei giorni di giovedì, venerdì e domenica (per fare un rapido confronto con il calendario gregoriano il Rosh Ha Shana cade più meno tra fine Settembre e gli inizi di Ottobre).
Questa festività (che fino al XIII secolo durava 1 giorno mentre oggi anche 2) è molto sentita a livello spirituale poichè si dice che il Signore esamini tutte le azioni compiute dall’uomo, malvagie o buone che siano, dell’anno passato e che ne terrà conto nel giorno del Kippur, ovvero il “giorno dell’espiazione dei peccati”.
Durante il Rosh Ha Shanah si usa mangiare cibi il cui il nome o la dolcezza possa esser di buon augurio per l’anno avvenire: il pane diventa rotondo a simboleggiare la corona di Dio e per la ciclicità dell’anno, vengono intinte mele nel miele per augurare un “dolce anno nuovo” e si piantano semi di granoturco come simbolo di prosperità.