Bologna ricorda Lucio Dalla: celebra la sua memoria con una nuova targa

Bologna ricorda Lucio Dalla: il grande cantautore italiano

Il prossimo 4 marzo in Piazza Cavour, si terrà una celebrazione in memoria di Lucio Dalla in cui verranno inaugurati la targa commemorativa apposta sulla facciata della casa natale del cantautore bolognese e una statua che raffigura l’artista seduto ad una panchina. 

Ebbene sì: la cerimonia avrà luogo nella sua amata Bologna, quella descritta in Piazza Grande, brano che ha segnato il suo debutto.

Proprio a pochi giorni dalla commemorazione è duopo ripercorrere la carriera del grande artista bolognese e ricordare solo alcune delle canzoni che sono state la colonna sonora di intere generazioni.

La sua è stata arte vera e propria ed ha segnato profondamente la musica italiana.

Bologna ricorda Lucio Dalla
Bologna ricorda Lucio Dalla, il grande cantautore italiano.

Nato e cresciuto a Bologna, la sua carriera musicale ebbe inizio suonando il clarinetto e, proprio in tal maniera, scoprì uno dei suoi talenti. Sempre versatile, Lucio si destreggiava tra il jazz e il repertorio emiliano. Qualche anno dopo, fu Gino Paoli a riconoscere in lui un ulteriore talento: la carriera musicale da solista verso la quale lo avviò.

Malgrado ciò, gli esordi non furono promettenti. Dalla, quale provocatore d’eccellenza, proseguì comunque la sua carriera nel mondo della musica controcorrente.

Sin da subito, si presentò sullo scenario come un personaggio eccentrico, fuori dagli schemi. Figura goffa, cantava male; il suo vestiario venne reputato poco adeguato per il ruolo e dotato di poca presenza sul palcoscenico.

Il successo tardava ad arrivare nonostante una prima partecipazione sanremese.

Solo con la seconda partecipazione, il cantautore bolognese cominciò a riscuotere visibilità e il pubblico cominciò ad apprezzare le sue “novità musicali”. Difatti, il 1972 fu proprio l’anno durante il quale Lucio Dalla si esibì al Festival della Canzone Italiana con Piazza Grande; canzone che negli anni a venire gli riconoscerà celebrità. Tuttavia, si classificò all’ottavo posto.

Decise di affiancarsi a Roversi, sfruttando la fama riscossa sul palcoscenico dell’Ariston per interpretare le tensioni politiche e sociali che affliggevano l’Italia dei primi anni ’70.  Il giorno aveva cinque teste fu l’album con il quale ebbe inizio il percorso artistico condiviso; ”Anidride Solforosa” fu il secondo. 

Solo quando giunse il “divorzio” fra i due artisti, Lucio Dalla cominciò a scrivere i testi delle sue canzoni. 

”Come è profondo il mare” avvia il cantautore bolognese verso una carriera brillante, quasi poetica e del tutto eccentrica. 

Bologna ricorda Lucio Dalla
Bologna ricorda Lucio Dalla: il grande cantautore italiano.

 

Dalla si rivela autore puro e limpido nella descrizione dei suoi sentimenti, sfacciatamente di impatto, fortemente romantico e passionale (vedi Stella di mare). Ma anche di gusto ironico, allegro e spensierato (vedi Attenti al lupo)

Gli anni che seguirono furono i più proficui e i più popolari anni della vita artistica di Dalla; difatti, in questi anni videro la luce : Caruso, Attenti al lupo, Stella di mare, Anna e Marco.

Il successo fu tale che Lucio partì anche per un fortunato tour negli Stati Uniti che terminò con un album live DallAmeriCaruso in cui è possibile apprezzare nella totalità l’essenza artistica del cantautore bolognese. 

 

La sua musica vide una continua ascesa, ricevendo approvazioni dal pubblico italiano e non. 

La sua carriera si interruppe tragicamente nel 2012, a causa di un infarto.

ANNA E MARCO 

Il testo della canzone racconta di due giovani insoddisfatti delle proprie vite che vedono stagliarsi dinnanzi a sé una visione pessimistica del futuro. Anna, sogni e angosce, avrebbe voluto fuggire dalla periferia che, giorno dopo giorno, le sottrae speranze (e, forse, anche ambizioni).

“Anna bello sguardo

Sguardo che ogni giorno perde qualcosa

Se chiude gli occhi lei lo sa

Stella di periferia

(…)

Anna che vorrebbe andar via.”

I due si incontrano/scontrano in una discoteca : “e la lune è una palla ed il cielo è un bigliardo”.

Marco, invece, incarna anch’egli l’irrequietezza della gioventù. Nella figura di Marco, incalza la noia che caratterizza quegli anni vuoti trascorsi nei bar, nella sterile quotidianità di una periferia : 

Marco grosse scarpe e poca carne

Marco cuore in allarme 

(…)

poca vita, sempre quella

Se chiude gli occhi lui lo sa

Lupo di periferia”

“Marco è dentro un bar, 

non sa cosa farà.”

E poi avviene lo scontro “fatale” tra i due, esseri così simili ma così diversi: 

“mentre ballano si guardano e si scambiano la pelle

E cominciano a volare”.

Lo stesso scontro che regalerà loro la magia che li vedrà evadere dal mondo. La luna fa loro da scenario, unica partecipe in quel sogno durato istanti: 

“ E la luna in silenzio ora si avvicina,

Con un mucchio di stelle cade per strada”. 

Sacra descrizione dell’amore e della magia che sa regalare: completa due esistenze che si sentono incomplete. 

STELLA DI MARE 

Autentica dichiarazione d’amore che prende forma nella notte, mentre il cantautore è sdraiato nel letto, accanto alla persona che ama. Osserva, nella penombra della notte, la pelle bianca che ispira il sentimento; quella stessa pelle bianca per la quale vorrebbe essere il meglio.

“Che le stelle

Della notte fossero ai tuoi piedi

Che potessi essere meglio 

Di quello che vedi 

Avessi qualcosa da regalarti

E se non ti avessi

Uscirei fuori a comprarti.”

Ed è sempre così perché alla persona amata si vuol donare solo il meglio di sé stessi, solo quella parte di anima non inquinata. Lo scenario in cui pare inquadrarsi questa splendida canzone pare sia uno scenario onirico. 

La storia d’amore, inoltre, appare passionale e “fuori dal comune” difatti, paragonata ad una barca, eccede di ordinario e compie un atto straordinario: vola.

“stella di mare

Tra le lenzuola

La nostra barca non naviga

vola, vola, vola!”.

Come a suggerire che l’amore trasforma l’ordinario in straordinario?! La realtà in surreale?!

Lucio Dalla ci ha lasciati con questi interrogativi, parecchi dubbi emergono anche con riguardo alla sua vita privata.

Tuttavia, rimane indiscutibile il fatto che i suoi capolavori hanno permesso ad ogni generazione di apprezzare ed amare il suo stile delicato ed, al contempo, sfacciato. Uno stato di immensità pervade tutti coloro che si accingono all’ascolto della sua musica.

 

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