L’impressione di piacere può rimanere tale fino a quando non si è certi di piacere soprattutto a sé stessi.
Giacomo Leopardi
Al giorno d’oggi le persone che soffrono di bassa autostima sono molteplici, ecco perché ci poniamo la domanda: cos’è l’autostima? Come possiamo alzare il livello di essa?
Principalmente, l’autostima è l’intersezione di due aspetti:
- la valutazione che ci diamo;
- il modo in cui ci percepiamo e/o sentiamo in rapporto all’amore che proviamo per noi stessi.
Sintomi della bassa autostima
- Incapacità di accettare i propri errori: quando qualcuno prova a segnalare qualcosa di sbagliato in quello che abbiamo fatto, l’ego prende il sopravvento impedendo a noi stessi di imparare dalle critiche costruttive o distruttive.
- Il comportamento è influenzato da quello che dicono gli altri: qui si finisce inevitabilmente per alterare il proprio stato psico-fisico, perché ci si identifica con quello che gli altri pensano/dicono di noi.
- Esaltare le proprie capacità: dimostrarsi per ciò che non si è davvero – sopravvalutarsi in modo sproporzionato davanti alle persone solo perché si possiedono determinate capacità e/o stili di vita.
- Incapacità di accettare i complimenti: ergo svalutare quello che è stato il lavoro svolto incaricatoci, facendo intendere in modo implicito o esplicito che avrebbe potuto farlo chiunque. Esso porta a pensare che ciò che si faccia è banale, ma in realtà non è così.
- Avere problemi a dire di no: per riassumere il punto possiamo citare un saggio che disse :“Il rifiuto non ti definisce mai. E’ la reazione dopo il rifiuto che ti definisce”.
L’elisir dell’autostima
Bisogna prendere per prima cosa coscienza di quello che percepiamo:
Creando una conoscenza dedotta e non indotta, ergo avere una testa pensante, dove ci soffermiamo a ragionare sull’interpretazione che diamo alla realtà – essendo oggettivi invece che soggettivi – non evadendo essa con idiozie sui social;
Accettare ciò che ci accade – fallimenti, stati d’animo di vario genere, ecc… – e amare se stessi – meditando, essendo dalla nostra parte in modo compassionevole – senza finire per identificarci e/o etichettarci;
Gestire tutto e solo ciò che è possibile gestire e non preoccuparsi delle cose non concerni il nostro controllo.
Il lavoro su se stessi
E’ un cammino molto lungo e buio in una fase iniziale, ma alla fine del percorso troverete una luce che vi illuminerà sulla realtà.
CI sono svariati metodi per lavorare su stessi, ad esempio: ascoltare i podcast di crescita personale, farsi seguire da un life coach oppure farsi aiutare da chi è uscito da quel “buio” interiore.
La verità è che tutti soffriamo un po’ di bassa autostima, sapete perchè?
Supponiamo un esempio: se volessimo uscire di casa con accappatoio e ciabatte avvertiremmo un tale disagio per quello che gli altri potrebbero pensare di noi; ecco perché ci vestiamo in modo consono.
Perciò ognuno di noi dovrebbe lavorare su questo aspetto perché la crescita personale aiuta a sviluppare parte dell’intelligenza emotiva.