“A Silvia” di Giacomo Leopardi: tema e caratteristiche

“A Silvia” è un’opera composta da Giacomo Leopardi, intorno il 19 e il 20 aprile del 1828. L’argomento principale della lirica è la fine delle speranze e delle illusioni giovanili. “A Silvia” presenta una bipartizione interna, dove la prima parte è caratterizzata dalle prime tre strofe, mentre la seconda parte è caratterizzata dalle ultime tre strofe. Nella prima parte, vi è la riflessione di Leopardi sul ricordo. In “A Silvia”, l’autore realizza che ormai il tempo passato è definitivamente perduto, e ciò lo evidenzia con l’ausilio del verbo <<rimembri>> e con l’aggettivo <<quel tempo>>, rivolti a Silvia per sottolineare il suo tempo trascorso. Leopardi colloca il tempo passato a quando la donna possedeva ancora la felicità giovanile, ma contemporaneamente l’incertezza del proprio futuro. Nello specifico, il poeta si sofferma in quella meravigliosa atmosfera che si creava quando il canto di Silvia si udiva nella casa paterna dell’autore, mentre quest’ultima era alle prese con i propri incarichi femminili, sospendendo persino Leopardi nei suoi studi. Però, il poeta, in questo caso, non sottointende ai suoi sentimenti per Silvia, ma si riferisce alla stessa condizione che lega i due giovani: la giovinezza, in cui si riponevano gioia e speranze per il futuro che, ormai giunto, si rivela essere composto da malvagità e spietatezza. Nella seconda parte, sopraggiunge il dolore di una gioventù ormai bruciata, che ha portato via con sè tutte le illusioni del poeta. Nella quarta strofa, Leopardi lancia un attacco contro la natura che, dopo aver distrutto tutti i sogni e i desideri dei giovani, non attribuisce ciò che gli spetta di diritto. Con il tema del ricordo, l’autore ci illustra la sua visione del destino di Silvia e dell’intera umanità. Con questa visione, Leopardi afferma che una volta terminate le illusioni della gioventù, la vita conduce ad un destino che porta dolore. Successivamente, il poeta riprende il discorso su Silvia. Leopardi soffre per la morte prematura della donna, la quale non ha potuto vivere completamente le gioie della vita giovanile. Nella sesta strofa, l’autore evidenzia che appena la verità del mondo si presenta, tutti i desideri giovanili spariscono. La vita, dunque, si rivela dolorosa, conducendo con sè un destino certo, ovvero la morte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *